Roma. E’ stata davvero una mattinata turbolenta e molto movimentata al MiTe di via Cristoforo Colombo e via Capitan Bavastro, qui nella Capitale. Di certo non una mattina consueta, come le altre. Il Ministero della Transizione Ecologica è stato bersagliato da circa 14 attivisti del movimento per l’ambiente che hanno deciso di farla davvero ”sporca” questa volta. Infatti, si sono recati in sede ed hanno iniziato ad imbrattare tutte le pareti esterne dell’edificio con delle vernici che di certo non sono passate inosservati. In giallo e in rosso hanno scritto sui muri “Ministero della truffa” e “Ministero delle bugie”. Per guardare il video testimonianza delle scritte cliccare QUI.
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26.000 mail al Ministero senza risposta
Di certo l’azione ha avuto una causa scatenante, per arrivare a delle rivendicazioni così forti. Pare infatti che gli attivisti abbiamo chiesto in passato la calendarizzazione di un incontro con il presidente del Consiglio e alcuni ministri (fra cui lo stesso Roberto Cingolani, alla Transizione Ecologica). Una richiesta contenuta in circa 26mila email inviate proprio al ministero ma che, a quanto pare, non hanno mai avuto risposta concreta. Nessuna violenza, sia chiaro! Si è trattato di un gesto di protesta limitato all’imbruttimento dei muri.
Le parole di Chiara Braga sull’accaduto a Roma
Una forte condanna per quanto accaduto al ministero è arrivata direttamente anche da Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale transizione ecologica sostenibilità e infrastrutture PD e Andrea Casu, deputato e segretario romano Pd. A seguito dell’accaduto, ha dichiarato: “Totale solidarietà al Ministro Cingolani, alle sottosegretarie Gava e Fontana insieme a tutto il personale per l’ignobile attacco subito oggi a Roma presso la sede del Ministero per la Transizione Ecologica. La grande battaglia per la transizione ecologica è la sfida più importante del nostro tempo e non si combatte con violenza e vandalismo ma con scelte politiche forti e coerenti che il Partito Democratico da sempre auspica e sostiene”.