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CIMITERO DI POMEZIA, INTERVIENE ANCHE IL SINDACATO USB

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Sugli orari di apertura del cimitero di Pomezia non si placano le polemiche. A prendere voce, questa volta, è il sindacato USB Pubblico Impiego del Comune di Pomezia, che fa delle importanti precisioni in merito ai dipendenti del cimitero stesso, rispondendo a quanto dichiarato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Giuseppe Raspa. “La precedente delibera di programmazione triennale delle assunzioni – si legge direttamente sul sito del sindacato, sezione Enti Locali – aveva previsto l’assunzione di 3 custodi cimiteriali, proprio per risolvere il problema della carenza di personale in vista dell’allargamento del cimitero e tenuto conto dell’incidenza di turni, malattie, ecc. Con apposita delibera della Giunta De Fusco bis, i 3 posti di custode cimiteriale sono stati eliminati dalla previsione delle assunzioni e addirittura tolti dalla dotazione organica dell’Ente (proprio quando era stata pubblicata la richiesta di selezione dall’Agenzia per l’Impiego di Pomezia, che ha dovuto annullare l’avviso con ovvie proteste degli interessati). 2 unità di personale già assegnate al cimitero hanno vinto nel 2010 un concorso per categoria “C” ed hanno chiesto di passare ad altro incarico (al cimitero il personale è di categoria “B” e loro avevano vinto un concorso per “amministrativi-contabili”, cioè impiegati di ufficio). Nonostante ciò, queste persone sono state tenute illegittimamente al cimitero (pur pagandole da “C” e non più da “B”) per altri 2 anni, in pratica assegnandole a mansioni inferiori a quelle del loro contratto di lavoro (vietato per legge), in quanto l’Amministrazione comunale asseriva di non avere altro personale da assegnare al cimitero (se non avessero annullato la selezione già in corso… ). Alla fine, dopo l’interessamento del sindacato di base (USB) e varie lettere di minaccia di azioni legali e sindacali, le 2 persone sono state trasferite (finalmente) in altri uffici. Quindi non si tratta di 2 persone “accontentate” ma di 2 lavoratori che hanno visto negato il loro sacrosanto diritto per 2 anni prima di vederlo riconosciuto, solo per la negligenza dell’Amministrazione comunale, che ben sapeva che sarebbero mancati 2 custodi al cimitero”. Riguardo gli orari, il sindacato specifica che “risulta fossero più lunghi di quelli di molti altri Comuni anche più grandi del nostro (perché mai dovrebbe essere aperto il cimitero alle 7,00? per quanti utenti?) occorrerebbe valutare il costo della maggiore apertura, in quanto gli addetti hanno diritto a indennità di turnazione, di disagio e di lavoro festivo che fanno lievitare i costi. Quanto ad utilizzare personale “volontario” da altri Settori per aumentare i custodi al cimitero, la cosa è difficile da realizzare sia perché tale “volontà” pare non ci sia e sia perché di qualifiche “B” nel comune di Pomezia ne sono rimaste davvero poche”. “Infine – si legge poi nel documento – faccio notare che la pulizia delle aree interne al cimitero (oltre 100 cassonetti da svuotare tutti i giorni e chilometri di viali da spazzare) non è mai stata  affidata ne’ alla ditta che gestisce il cimitero ne’ a quella che svolge il servizio di Igiene urbana, con la conseguenza che la stessa pulizia è svolta dal personale assunto al cimitero (oggi solo 2 persone) come semplice “custode” e quindi svolge servizi ben al di là delle proprie mansioni o meglio, per dirla tutta, contro il contratto nazionale di categoria. Invito quindi la presente amministrazione ad informarsi in modo completo della situazione e ad evitare di fare promesse per servizi che molto probabilmente non potranno più essere garantiti come in passato, sia a causa dei costi che del divieto di fare assunzioni in cui è incappato il Comune di Pomezia nel 2012. Invito anche a confrontarsi con il sindacato (sempre disponibile a risolvere i problemi, purché lo si convochi) prima di commettere errori o di attivare vertenze sindacali da parte dei dipendenti (ce ne sono già molte in corso dovute a chi vi ha preceduto)”.

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