Antipatie e gelosie accendono una rivolta dei detenuti contro Chico Forti in carcere: “E’ trattato come un divo del cinema”.
Sta generando problemi la presenza di Chico Forti nel carcere di Verona. Nelle scorse ore si sono accese delle polemiche sul detenuto italiano, che da parte del Governo sarebbe trattato da star. Favori che non si esaurirebbero anche dentro il carcere, dove l’uomo viene trattato con un occhio di maggior riguardo in confronto agli altri detenuti presenti nella struttura. Una situazione che, almeno in un paio di casi, ha rischiato d’innescare delle rivolte interne alla casa circondariale.
Le rivolte nel carcere di Chico Forti
E’ stato ribattezzato “Chico la Star”. Una guerra tra poveri si è innescata all’interno del carcere di Verona, in una situazione che probabilmente è stata eccessivamente gonfiata dai mezzi d’informazione e l’apparato politico italiano. L’uomo sta scontando il resto della sua pena in Italia, nonostante almeno nel sistema carcerario italiano stia godendo di qualche privilegio che non è concesso ad altri detenuti.
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della rabbia negli altri reclusi della struttura veronese, sarebbe l’incontro tra Chico e la mamma. Un incontro tra madre e figlio importante per la storia di Forti, ma che ugualmente avrebbe attirato altre antipatie verso la sua persona nel carcere.
Le antipatie verso il nuovo detenuto a Verona
“Chico la Star” rischia d’innescare in un meccanismo pericoloso, soprattutto per i sistemi che regolano la dura vita del carcere. Gelosie e invidie che, purtroppo, tante volte si traducono in agguati ai danni di un altro recluso e ne sconsigliano la presenza in quel luogo.
La voce dei reclusi veronesi è chiara: tutti sono contenti della liberazione di Forti dalle carceri statunitensi, ma ora si sta esagerando. Perché passi anche la visita della mamma, nonostante alcuni reclusi che non vedono il genitore addirittura da mesi, tutta la vicenda sta diventando teatrale: come racconta Rai News, in carcere sarebbero tanti i parlamentari che arrivano per incontrare “Chico la Star”, molti dei quali legati a Fratelli d’Italia e che s’immortalano in una fotografia con il detenuto.