Alla scoperta delle sculture presenti sulla Fontana di Trevi a Roma: ecco la loro affascinante storia e cosa rappresentano.
La Fontana di Trevi, uno dei monumenti maggiormente rappresentativi di Roma. Definita una delle vasche artistiche più belle del mondo, richiama ogni anno milioni di turisti provenienti da ogni parte del globo. Musa per i registi del grande cinema italiano e internazionale, dietro la sua costruzione si nasconde una storia lunga almeno sei secoli.
L’immensità della Fontana di Trevi a Roma
La Fontana di Trevi, nel genio artistico e architettonico con cui viene abilmente concepita, è una miscela di cultura, arte e soprattutto maestria ingegneristica. Queste arti, apparentemente così distanti ma anche molto legate, declinano in quest’opera tutta la maestosità della storia romana. Dopotutto, oltre all’oggettiva sublimità dell’opera, al suo interno c’è la mano di grandi artisti che hanno segnato la storia dell’arte italiana.
Le origini sul nome della Fontana di Trevi
Ancora una volta, le origini dei monumenti romani vedono un legame speciale e unico con quella che è la mitologia latina. Il termine Trevi potrebbe derivare dalla parola trebium, che in latino significa trivio. Con questo termine, i romani nei tempi antichi vi indicavano l’incrocio di tre importanti strade che attraversavano quella che sarebbe diventata la Città Eterna: la Collatina, la Prenestina e la Tiburtina.
Vi è una seconda leggenda su questo spettacolare luogo nel Centro Storico di Roma, che guarda questa volta alle divinità latine. Il monumento potrebbe essere ispirato alla leggenda della ninfa Luturna: l’entità celestiale sarebbe stata invocata durante un periodo di siccità dei romani.
Le sculture della Fontana di Trevi
Non solo il lancio delle monetine o i selfie che la immortalano, rendono unica la Fontana di Trevi ai nostri giorni. Da andare a vedere, in questo caso, è la dimensione artistica dell’opera. La fontana fu restaurata nel 1435 sotto Papa Nicolò. Diverso tempo dopo, sarà il ritocco del leggendario scultore Gian Lorenzo Bernini a dargli le forme che oggi tutti noi conosciamo.
La disposizione delle sculture alla Fontana di Trevi
In un’opera che venne ultimata solamente nel 1792, sotto il papato di Clemente XIII, il vero fiore all’occhiello fu l’esposizione e la disposizione di imponenti e bellissime sculture. Opere che videro la mano dei più grandi artisti italiani dell’epoca, che operarono per creare le seguente creazioni:
- L’Abbondanza dei Frutti, creata dalle mani dello scultore bolognese Agostino Corsini;
- la Fertilità dei Campi, creato dal genio artistico del misterioso scultore Bernardo Ludovisi;
- i Doni dell’Autunno, che vennero concepiti dagli studi e le mani dell’artista genovese Francesco Queirolo;
- l’Amenità dei Prati, nata dalla creatività artistica di Bartolomeo Pincellotti.