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Chi è il concorrente paralizzato a Ciao Darwin: 4 Dirigenti Tv a processo

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Il gioco dei rulli a Ciao Darwin che rese tetraplegico Gabriele Marchetti

Sono stati rinviati a giudizio quattro dirigenti Tv per i fatti che tre anni fa portarono un concorrente di Ciao Darwin, il noto programma condotto dalla coppi Bonolis-Laurenti, a rimanere paralizzato dopo un incidente avvenuto nel corso delle registrazioni di una puntata. L’uomo cadde infatti da uno dei rulli presenti nelle prove del gioco riportando lesioni gravissime. Adesso potrebbe esserci una svolta nella vicenda con l’inizio del processo. 

Chi è il concorrente paralizzato a Ciao Darwin

I fatti risalgono al 2019. Gabriele Marchetti, 57 anni, era uno dei concorrenti in gara nel programma. Durante le riprese però qualcosa andò storto: l’uomo stava affrontando la prova del Genodrome quando all’improvviso scivolò su uno dei rulli cadendo di sotto. Il gioco, come noto ai più, consiste infatti nel completare il percorso saltando da un ostacolo all’altro fino a completare il percorso. Per lui invece l’esito fu tutt’altro. Un epilogo drammatico quanto inaspettato: la caduta, davvero terribile, lo rese infatti tetraplegico.

Il risarcimento

Al momento il risarcimento da parte della produzione al 57enne non è stato ancora quantificato. In tal senso, come scrive il Corriere della Sera, le trattive con la famiglia dell’uomo sono ancora in corso. «La mia vita è stata distrutta per un gioco», aveva dichiarato il concorrente dopo l’incidente.

Chi sono i quattro dirigenti Tv a processo e cosa rischiano

A giudizio, per lesioni gravissime, ci sono quattro Dirigenti che lavoravano, a vario titolo, per RTI, Maxima e SDL 2005, società impiegate nella produzione del programma. In particolare le persone a processo avevano il compito di occuparsi delle attrezzature nonché della selezioni di chi avrebbe dovuto affrontare le registrazioni e quindi il programma. 

L’ipotesi della Procura

Ma quali sarebbero state le presunte, al momento, responsabilità dei Dirigenti? Secondo l’accusa ci sarebbero i margini per parlare di azione con “imprudenza, imperizia e negligenza“. Non solo. Non avrebbero rispettato le norme di sicurezza e non avrebbero avvisato il 57enne dei rischi del gioco. Nel mirino anche la vasca definita troppo poco profonda, con il fondo rigido e con poca acqua. Tutti elementi che, chiaramente, dovranno essere chiariti dal Giudice. La prima udienza si terrà il  20 aprile prossimo. 

 

 

 

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