Centro Storico nel totale degrado a Roma: i marciapiedi davanti la Stazione Termini sono in balia del fetore
Uno spettacolo indegno quello che stiamo vivendo quest’anno nel Centro Storico di Roma, probabilmente mai abbandonato così tanto in confronto al passato. Non solo i chiari segni dell’emergenza abitativa, ma una situazione fuori controllo che immortala la Capitale come una grossa “latrina a cielo aperto” agli occhi dei turisti. Una comparazione su cui, proprio nei giorni scorsi, si era soffermato anche l’attore Carlo Verdone, prossimo a lasciare l’amata Città Eterna proprio per il grave stato di degrado in cui versa il territorio capitolino e il suo quartiere: Monteverde.
Clochard usano i marciapiedi come “WC” davanti alla Stazione Termini di Roma
Lo spettacolo più raccapricciante lo troviamo davanti alla Stazione Termini, porta ferroviaria di Roma sull’Italia e cuore del Centro Storico. A pochi passi dal Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano, su viale Enrico De Nicola, la situazione è fuori controllo. Come mostrano le fotografie del dottor Luca Laurenti, che già ha segnalato molteplici episodi di degrado tra il quartiere Ludovisi e la zona centrale della Capitale, ormai la strada a pochi passi dalla stazione è un enorme bagno pubblico a cielo aperto.
La situazione stomachevole davanti alle Terme di Diocleziano
Quei turisti che vogliono visitare il sito archeologico delle Terme di Diocleziano, devono obbligatoriamente superare un marciapiede in balia dell’estremo degrado. Molteplici accampamenti di clochard, che magari seduti per strada o dentro una tenda consumano birre o alcol a tutte le ore del giorno. Quantità inaudite di alcolici dentro lo stomaco, che alimentano la necessità di evacuare bisogni fisiologici in più occasioni: tutto svolto alla luce del sole, magari con le spalle davanti alla Stazione Termini o proprio davanti ai cancelli del polo museale. Una situazione invivibile e che, particolarmente in estate, rende impossibile transitare su viale Enrico De Nicola proprio per il fetore proveniente dai giacigli di fortuna o quello che rimane di alcuni cespugli sul marciapiede.