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CENTRO ANZIANI NUOVA FLORIDA, DIMISSIONI IN MASSA

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Centro anziani Nuova Florida

Dimissioni in blocco al centro anziani della Nuova Florida, dove il presidente Aldo Collalti, il suo vice e altri due consiglieri del comitato di gestione, eletti appena sei mesi fa, hanno preferito lasciare i propri incarichi. Attualmente resta in caricano solo il garante, l’ex assessore ai servizi sociali Giovanni Catalucci, ed i consiglieri Maria Di Toma, Sergio Mancini, Enza Italiano. Le dimissioni provocheranno probabilmente il commissariamento del centro fino alle nuove elezioni. Purtroppo il centro anziani, che sarebbe dovuto essere un luogo di armonia e tranquillità, sembra non avere pace: al contrario, è spesso oggetto di discussioni e liti al limite della rissa, molte delle quali derivanti dalle modalità di gestione. Discussioni che a volte partono da motivi solo apparentemente futili, come le attività prevalenti da svolgere: chi vuole solo fare attività del gioco delle carte, chi solo teatro, e chi soltanto ballo. In precedenza i modi forti – anche al limite del dittatoriale – dell’ex presidente Pasquale Riso avevano garantito una certa stabilità: Riso riusciva infatti a gestire la situazione con autorità e competenza, tanto da mantenere la carica di presidente per ben dieci anni. Va anche ricordato che sotto il “regno” dell’ex del turbolento presidente si sono svolte diverse attività: certo anche lì non sono mancate le discussioni, ma, anche se in modo discutibile, Pasquale Riso è sempre riuscito a portare a compimento quanto messo a programma.

Va anche segnalato come nei dieci anni di presidenza nei periodi festivi, compreso il Ferragosto, siano state organizzate feste, cene e pranzi per quanti erano costretti a restare in zona. Le dimissioni del presidente Collalti porteranno a nuove elezioni per eleggere un suo sostituto, mentre come membri del direttivo verranno nominati i primi dei non eletti. Il tutto dovrà passare attraverso una presa d’atto del consiglio comunale. Intanto ci sono anziani, stanchi delle diatribe interne, che chiedono il Comune trasformi la struttura da centro anziani ad asilo nido, ritenendo più utile il servizio per l’infanzia. Servizio di cui il paese ha più bisogno, non essendo presente in un territorio di oltre cinquantamila abitanti alcun asilo nido comunale, con conseguenti difficoltà per le famiglie.
Luigi Centore

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