Con l’inizio delle lezioni iniziano anche le proteste degli studenti. “Non me lo posso permettere” lo slogan degli studenti che si sono appostati di fronte al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nella giornata di ieri 12 settembre 2023, i giovani della Rete degli studenti medi oltre ad uno striscione, hanno mostrato uno scontrino gigante sulle scalinate del Ministero su viale Trastevere con diverse voci: libri, dizionari, contributo volontario “che alla fine volontario non è”, concludendo con “diritti 0%“. Al di sotto della scalinata diversi ragazzi sommersi da vocabolari e libri vario genere.
Protestano gli studenti: “Richiesta economica pesante per le famiglie”
Ha parlato così a Repubblica Paolo Notarnicola, il coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Non possiamo pensare di definire ancora pubblico il nostro sistema d’istruzione: quest’anno scolastico, ancora più dei precedenti, ha inizio con una richiesta economica molto pesante per le famiglie. Tra costo dei libri e tutto il materiale scolastico necessario, il carovita che sta colpendo tutto il Paese si riversa necessariamente anche sulla scuola”. Le proteste studentesche riguardano anche i trasporti pubblici, nonostante le agevolazioni ideate dal comune di Roma per permettere agli under 19 residenti a Roma il tesseramento Atac a 50 euro. Due le criticità segnalate: la prima riguardante gli studenti ripetenti dell’ultimo anno, che in quanto 19enni non potranno usufruire dello sconto, la seconda riguardo l’impossibilità di tesseramento anche per tutti quei ragazzi che vivono fuori dal comune di Roma ma che comunque frequentano scuole e mezzi di trasporto dell’Urbe. Continua lo studente Giorgio Caratta: “Oggi ci siamo sommersi di libri di fronte al ministero, per far capire alle istituzioni il peso del caro scuola nelle vite di tutti gli studenti e le studentesse del Paese, un peso che verte sulle famiglie nei termini di caro libri, caro trasporti, di spese ulteriori necessarie per garantire il diritto allo studio ai propri figli e figlie”. Il costo della scuola pubblica a detta degli studenti sarebbe incredibilmente salito, costringendo chiunque ad una spesa tutt’altro che accessibile per molte famiglie italiane.
Costi alle stelle per studenti fuorisede: caro affitti e bollette e case introvabili
Notarnicola sul caro libri: “Le proteste non si fermeranno”
Continua Paolo Notarnicola: “Oggi è solo l’inizio: continueremo a mobilitarci per tutto l’autunno in tutto il Paese, per chiedere investimenti reali in istruzione, per chiedere un sistema scolastico del tutto diverso da quello attuale, che non possiamo permetterci”. Le azioni di protesta coordinate dall’Osa – Organizzazione studentesca d’alternativa- sono proseguite in data odierna in diverse scuole della Capitale: presidi all’esterno di tre istituti della capitale: la succursale del liceo classico sperimentale Bertrand Russell, il liceo classico Pilo Albertelli e il liceo scientifico Cavour.