Viaggi cari e vacanze costosissime in Italia, con Roma che non fa distinzione coi costi dei propri alberghi. Nella classifica delle città più care per le vacanze nella Penisola, la Capitale risulta tra le località meno economiche. Il territorio romano è quello più costoso, con i prezzi degli hotel addirittura aumentato del 30%. A Ostia, per esempio, dormire una notte può anche costare fino a 200 euro: prezzi vertiginosi e che non sono alla portata di tutti.
Il rincaro degli alberghi a Roma
Quest’anno, la Capitale è al comando della classifica sul caro-alberghi. Dopo il record di turisti sotto Pasqua, oggi il territorio romano sembra guardare più verso un turismo di élite, con visitatori che devono essere pronti a sborsare migliaia di euro per passare qualche giorno qui tra i costi degli hotel e le varie attrazioni della Città Eterna. In confronto allo scorso anno, dove i costi erano già proibitivi per tante persone, il prezzo di una vacanza nella città capitolina è levitato oltre il 30%.
Costi fuori controllo tra hotel, B&B e case vacanza
Se sono rincarati i prezzi degli hotel, gli aumenti di costo non lasciano indifferenti anche altre strutture turistiche come i B&B e le case vacanza. Sul Litorale Romano, tra Ostia e Fiumicino, una serata in B&B arriva a costare tra i 160 e le 200 euro, in costi dove fino alla bassa stagione si aggiravano tra gli 80 e i 120 euro. Con questa situazione, anche le famose ferie sul mare romano diventano un lusso per poche persone, considerato come parliamo sempre della spiaggia fiumicinese e lidense.
Gli alberghi si difendono dalle accuse
Le associazioni consumatori lanciano un allarme sulle vacanze “salate”, che per la prima volta stanno spingendo i turisti a fare la villeggiatura sulle spiagge di Valona in Albania. Per gli albergatori i rincari ci sono, ma non elevati come vengono descritti dai giornali: i prezzi sarebbero stati aumentati solo del 18%.
Foto: Turismo Roma