Ricominciano le proteste degli studenti in merito al caro affitti nella Capitale. Due tende verdi con scritto sopra “Stanchi di attendere” e “Studentati pubblici ed equo canone” sono apparse davanti all’ingresso di Disco Lazio, l’ente regionale che gestisce le case per studenti e in generale tutela il diritto allo studio universitario. I ragazzi dell’organizzazione studentesca ‘Cambiare Rotta’ annunciano una mobilitazione nazionale per il 19/10 e l’organizzazione di un corteo dalla Sapienza al Ministero delle Infrastrutture.
Diritto alla casa e allo studio
Minacciati a detta degli studenti il diritto alla casa e il diritto allo studio. Diversi giovani muniti di megafono hanno espresso le varie criticità riscontrate. Con l’inizio del nuovo anno universitario le problematiche non sembrano essere state risolte, gli studenti continuano a protestare contro il governo. Gli studentati pubblici sono considerati ancora insufficienti. Infatti, come affermato da una delle organizzatrici della protesta, le strutture messe a disposizione da Disco Lazio sono 16 con 3 mila posti alloggio. Strutture inadeguate per risolvere un’emergenza abitativa lampante.
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La situazione alla Sapienza
Ad oggi avere una casa a Roma sembrerebbe un privilegio. I costi sono lievitati e ad oggi a detta dei contestatori non si troverebbe un alloggio per meno di 500 euro. A detta di Leone Piva, il Coordinatore di Sinistra Universitaria che ha organizzato la protesta, il governo dovrebbe riuscire a rendere stabili e accessibili i prezzi degli alloggi nella Capitale e non solo. La situazione si fa più preoccupante se si pensa che circa un terzo degli studenti della prima Università di Roma, ovvero circa 40 mila persone, risulta essere rappresentato da studenti fuori sede.
Caro affitti: un’emergenza nazionale
Quello del caro affitti è un problema che attanaglia le principali città italiane. Anche in seguito alle proteste di fronte al Politecnico di Milano organizzate da Ilaria Lamera e quelle di Roma alla Sapienza, di fondamentale importanza sarà portare a compimento le nuove residenze universitarie che si realizzeranno con i fondi Pnrr e che dovrebbero portare i posti letto da 40.000 a 105.000 sul territorio nazionale.
