Carnevale, Martedì e Giovedì Grasso: ecco l’origine del nome legato a queste festività legate alla tradizione italiana.
Uno dei periodi preferiti dagli italiani durante l’anno è quello legato al Carnevale, con i suoi bellissimi colori e tante tipicità enogastronomiche che contraddistinguono il panorama delle cucine locali tra Nord, Centro e Sud Italia. Il periodo di festività e soprattutto folcloristico si porta dietro centinaia d’anni di tradizione, con le tradizionali maschere che sono diventate una colonna portante della cultura italiana e soprattutto simbolo di diverse città nel nostro Paese.
Il periodo di Carnevale in Italia
La festività del Carnevale, che quest’anno va dal 12 al 14 febbraio 2024, è un evento che tocca principalmente tutte le fasce di età. Anzitutto la sfera dell’infanzia, con bambini che dipingono tutte le loro scuole in festa e provano i vestitini magari coi personaggi dei cartoni animati preferiti. Gli adolescenti, invece, preparano feste in maschera presso discoteche e locali delle loro città, sfornando audaci costumi carnevaleschi all’insegna del divertimento. Chi è più adulto cerca la tradizione, magari presenziando al leggendario Carnevale di Venezia, con maschere sublimi che illuminano piazza San Marco.
La cucina sotto Carnevale
Come detto, il Carnevale è anche l’occasione per riportare a tavola dei piatti tipici di questo periodo dell’anno. Con la ricetta delle nostre nonne romane, protagonista delle tavole sono anzitutto le frappe (conosciute anche come chiacchiere in altri Comuni laziali): con zucchero a velo e Nutella, fanno la felicità di adulti e piccini. Seguono gli storici bignè di San Giuseppe e le castagnole, prese dagli amanti dei dolci nelle nostre pasticcerie locali.
Il significato della parola Carnevale
Il periodo di Carnevale, oltre ad avere un evocazione sulla tradizione italiana, trae la propria origine all’interno del credo cristiano cattolico. Il periodo antecedente la Quaresima, lo troviamo per la prima volta negli scritti latini. La sua origine linguistica arriverebbe dal latino con la composizione “carnem levare”, che proprio alludeva all’eliminazione della carne in questo periodo dell’anno.
Il Martedì Grasso nel credo cattolico
Anche per definire l’origine linguistica del Martedì Grasso, dobbiamo rifarci alle origini e le abitudini legate al credo dell’anno. Le scritture infatti ci indicano come il Martedì Grasso fosse l’ultimo giorno, prima della Quaresima, per mangiare senza limiti. Con il termine di “gozzovigliare”, gli antichi autori alludevano alla possibilità delle persone di finire gli scarti della “festa”, compresi prevalentemente da squisite carni o dolci di ogni tipo.
Il Giovedì Grasso e l’inizio della festa
Sempre nelle scritture cattoliche e della tradizione italiana, troviamo l’origine del termine del Giovedì Grasso. In tal senso, la giornata indicava l’inizio della festa per le persone. Giornata che, come si intuisce dal nome, la persona poteva abbuffarsi con vari tipi di carne, alimenti grassi e dolci tipici del periodo carnevalesco.