Non sono bastate le denunce – pubbliche e inoltrate alle forze dell’ordine – così come non è servito il sequestro dell’area. A distanza di quasi un mese e mezzo, sulla spiaggia di Capocotta la situazione è la stessa che avevamo documentato il 26 gennaio: nel tratto tra Ostia e Torvaianica, e più precisamente non molto distante dallo stabilimento “Settimo Cielo”, al chilometro 8,700 della Litoranea, dove il 28 gennaio Nucleo di Polizia marittima e tutela ambientale della Capitaneria di porto di Fiumicino ed il personale della Delegazione di spiaggia di Ostia avevano provveduto a sequestrare l’area demaniale di 2.500 metri quadri, sono ricomparsi centinaia di sacchetti pieni di calcinacci e materiale di risulta. Accanto alla “muraglia” fatta ad arte con i sacchi, sono stati accatastati materiali ferrosi e travi di legno.
Ancora una volta la segnalazione arriva da un attento cittadino che questa mattina stava passeggiando sulla spiaggia e ancora una volta ci si chiede chi mette tutto quel materiale sulla spiaggia pubblica, a ridosso delle dune, e perché.
Domande a cui solo le forze dell’ordine, che invitiamo a verificare, possono dare una risposta.
Capocotta, la spiaggia di nuovo invasa da centinaia di sacchi di calcinacci e travi di legno
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