Centinaia di sacchetti di plastica trasparente contenenti materiali di risulta da cantiere. Calcinacci, mattoni e molto altro. Il tutto non in una discarica, bensì sulla spiaggia di Capocotta, tra Ostia e Torvaianica, poco distante dallo stabilimento balneare Settimo Cielo.
A sinistra dello stabilimento, come ha segnalato Gianfranco Ferreli a “Roma Fa Schifo” e sul suo profilo Facebook, “qualcuno sta costruendo una specie di fortino tra dune e mare, con sacchetti di plastica contenenti materiale di risulta da cantiere. Non si capisce quale sia l’intenzione, se scarico abusivo o costruzione di un’assurda barriera di protezione, ma sicuramente se arriva una mareggiata sarà un disastro”.
Ma il disastro è già ora, anche senza bisogno della mareggiata: lo scempio visivo e ambientale è sotto gli occhi di chiunque passi sulla spiaggia.
Molti i cittadini, tra cui anche Gianfranco Ferreli, che hanno chiamato le forze dell’ordine per segnalare la cosa. I carabinieri hanno indirizzato i cittadini verso la polizia locale, ma al momento – dalla prima segnalazione sono passati due giorni – nulla è cambiato e non ci risulta che siano stati fatti interventi.
Non sono presenti cartelli che annunciano lavori di alcun tipo quindi, senza voler pensare male, ci chiediamo a cosa servano tutti quei sacchetti di materiale di risulta: per un “terrazzamento” di quel tratto di spiaggia? Per una protezione casereccia della duna? Per altri scopi?
Inviamo copia del nostro articolo agli organi competenti come denuncia di quanto si vede sulla spiaggia, affinché venga fatta chiarezza e tranquillizzate le persone che vogliono il massimo rispetto dell’ambiente.
(foto di Gianfranco Ferreli)
Arianna Azzurra Achille
