Mistero attorno al cantiere di Ostia Antica, l’Amministrazione del X Municipio: “Non si è mai fermato”. Eppure nessuno lavora all’interno
E’ diventata una partita da tennis la vicenda attorno al cantiere di Ostia Antica. Dopo il servizio de Il Marforio.it, dove si parlava dell’area di lavoro ferma da 40 giorni per non noti motivi, l’Amministrazione per la prima volta ha voluto rompere il silenzio sulla vicenda. L’ha fatto sulle pagine de Il Messaggero, difendendosi su come la zona cantieristica non si sarebbe mai fermata durante quest’estate. Eppure, i residenti hanno immortalato la desolazione in più occasioni davanti alla stazione ferroviaria del quartiere.
La difesa dell’Amministrazione sul cantiere bloccato a Ostia Antica
Attraverso la voce del consigliere Leonardo Di Matteo, l’Amministrazione del X Municipio avrebbe provato a smontare la versione legata al blocco del cantiere a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Secondo la maggioranza di Centrosinistra, i lavori si stanno interessando ai sottoservizi energetici per permettere il corretto funzionamento degli ascensori. Peccato che, come mostrato pochi giorni fa da Gaetano Di Staso (coordinatore Ecoitaliasolidale sul X Municipio), i tecnici non si siano visti su ambedue i lati di via della Stazione di Ostia Antica.
La lettera di Gaetano Di Staso ai giornalisti di Roma
Davanti alle dichiarazioni pervenute su Il Messaggero, Di Staso ha deciso di scrivere una lettera ai giornalisti che scrivono di Roma e ribadire la propria versione dei fatti. “Ci troviamo nostro malgrado a dover dissentire quanto dichiarato agli organi di stampa dal Consigliere Leonardo Di Matteo, presidente della Commissione LLPP nel X Municipio, affermando che il cantiere della stazione di Ostia Antica ‘non si è mai fermato'”.
“Possiamo oggi tranquillamente dichiarare in tutta onestà – spiega Di Staso – avendo inviato quasi tutti i giorni in loco i nostri volontari, che sia prima, che allo stato attuale del mese di agosto, il cantiere è risultato spesso deserto da operai e mezzi, senza contare le ‘pause’ nei mesi di giugno e luglio. Unico risultato, e unica cosa certa di questa spiacevole situazione, è stata la chiusura forzata del chiosco bar, con le relative difficoltà economiche per il gestore che possiamo facilmente immaginare, e del disagio dei residenti in loco che da oltre un mese, ancora oggi, sono alternativamente senza telefono e collegamento Internet, disagi causati dall’operato dei ‘sotto, sotto, sotto servizi’ quasi invisibili, quando operativi. Siamo consapevoli di possibili difficoltà tecnico-gestionali-organizzative, ma sarebbe stato tutto molto più credibile dire le cose come effettivamente stavano e quali alternative ci saranno in futuro alla ‘ripresa’ dell’attività di cantiere”.