Il canone Rai potrebbe presto ‘uscire’ dalla bolletta elettrica. Una bella novità che il Governo italiano, come ha chiesto l’Europa nell’ambito della concorrenza, ha messo per iscritto nel Pnrr, con la questione che – come spiega il Messaggero – potrebbe finire al centro del dibattito nel prossimo disegno di legge per poi ‘approdare’ sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Canone Rai fuori dalla bolletta elettrica: cosa cambia e come si pagherà la tassa
Oggi il canone Rai, che ammonta a 9 euro al mese per 10 mesi (90 euro), viene direttamente inserito nella bolletta elettrica, proprio come ha voluto la Legge di Stabilità del 2015 del governo Renzi che ridusse la tassa. Una misura messa a punto all’epoca per far fronte all’evasione dell’imposta, misura che Governo Draghi vorrebbe ‘cancellare’, facendo un passo indietro. La modifica non è così semplice come sembra e il ddl potrebbe slittare ad agosto, alla fine dell’estate perché i temi sul tavolo, quelli al centro di discussione, sono tanti: dalla liberazione del mercato dell’energia ai farmaci, fino alle concessioni delle aree demaniali portuali e alle procedure per l’autorizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.
L’intenzione dell’esecutivo, in ogni caso, sembra essere quella di rispettare gli accordi presi con Bruxelles attraverso il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: nel contratto inviato all’Unione Europea, come ribadisce il quotidiano romano, l’Italia si impegna a cancellare l’obbligo per le compagnie che vendono elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”. E il canone Rai non è direttamente correlato all’energia.