Canone Rai, chi non ha mai espresso dubbi circa il pagamento del canone televisivo? Qualcosa in merito si sta però muovendo. Infatti dalle bollette elettriche del 2022 il Canone non ci sarà più. La novità è stata prevista da un ordine del giorno presentato dalla deputata Maria Laura Paxia al decreto energia approvato mercoledì dalla camera.
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L’ordine del giorno è stato accettato dal governo prima come raccomandazione e poi accolto come riformulazione. Ciò significa che non deve essere posto ai voti, prevedendo inoltre di adottare delle misure normative dirette a scorporare il Canone Rai a partire dal 2023, come ha specificato la deputata.
Eliminazione del Canone Rai: il punto di vista dell’Usigrai
In merito, l’esecutivo dell‘Usigrai esprime in una nota ‘forte preoccupazione per la decisione del Governo di non procedere, dal 2023, all’incasso del Canone Rai attraverso la bolletta della luce. Il Canone italiano — si prosegue nella nota — è il più basso d’Europa, così come il numero di giornalisti in organico, in proporzione alle ore di trasmissioni autoprodotte.
‘Il rischio, si prosegue nella nota, è che lo scorporo della bolletta si traduca in una nuova corsa all’evasione del canone. Se così fosse, ad essere in pericolo sarà il servizio pubblico, già negli anni gravato dal prelievo forzoso di 150 milioni, un buco di bilancio, giova ricordarlo, che dovette essere ripiantato collocando in borsa il 33% delle azioni Rai Way.’
I giornalisti Rai chiedono quindi di ‘conoscere, quanto prima, quali strumenti metterà in campo il governo per la riscossione del canone televisivo. Il decreto legge, in questo senso, è troppo vago. Non basta adeguarsi alle indicazioni della Commissione europea: bisogna individuare delle soluzioni che mettano al riparo il servizio pubblico radiotelevisivo. La certezza delle risorse, si conclude nella nota, è garanzia della nostra autonomia e indipendenza: a questo deve, imprescindibilmente, seguire la riforma della Rai per liberarla dal controllo e dall’ingerenza dei partiti’.