Tassa sull’ombra, protesta sotto la pioggia. È stata protocollata questa mattina da parte dei consiglieri PD Imperia Zottola e Omero Schiumarini la mozione contro la delibera 63/2013, che stabilisce il pagamento da parte dei commercianti e imprenditori del “canone patrimoniale non ricognitorio”, ovvero una tassa che chi occupa il sopra-suolo e il sottosuolo del territorio comunale deve pagare. Attraverso la semplice approvazione di una delibera comunale, entro 60 giorni dalla stessa, tutti i Comuni d’Italia possono incassare fior di quattrini applicando una legge che esiste dal 1997, ma che finora poche Amministrazioni hanno sfruttato, che consente di far pagare un corrispettivo tra i 2 e gli 8 euro a metro lineare. E’ stata ribattezzata la “tassa sull’ombra” , anche se la vera tassa sull’ombra era quella che i commercianti pagavano sull’ombra che la loro insegna pubblicitaria proiettava a terra. Ma, precisazioni a parte, la forte protesta dei commercianti ha visto il supporto del Pd pometino: ieri il segretario comunale Stefano Mengozzi aveva annunciato la mozione, spiegando che con il suo gruppo si vuole “fermare l’azione del sindaco delle tasse, Fabio Fucci. La tassa sull’ombra, come è stato ribattezzato il canone patrimoniale non ricognitivo, deve essere eliminata per non far pesare su commercianti e imprese altri oneri oltre quelli già esistenti”. “Il Pd di Pomezia – ha concluso Mengozzi – grazie al proprio gruppo consiliare ha già presentato una mozione da discutere in consiglio comunale per chiedere l’annullamento della delibera che introduce l’obbligo di pagamento del canone patrimoniale”. E questa mattina la mozione è stata protocollata con la firma dei due consiglieri che chiedono l’annullamento della delibera “considerato che, nonostante il parere avverso espresso all’unanimità dalle forze di opposizione presenti in Aula il Consiglio a Maggioranza ha inteso dar seguito alla Delibera citata; che il particolare momento economico non consente di aggravare ulteriormente gli imprenditori, i commercianti e i cittadini di un altro balzello/Canone; che la delibera, così come articolata, sortirebbe come unico risultato quello di gravare ancora più su chi è rispettoso delle regole, escludendo chi normalmente le elude”. Alle proteste del Pd e dei commercianti il sindaco Fabio Fucci aveva risposto accusando proprio il Pd di essere la causa degli aumenti delle tasse a Pomezia. ““Il segretario del Partito democratico pometino ha puntualmente elencato i tributi del Comune di un nodo complesso che la mia Amministrazione si è trovata ad affrontare fin da subito per riparare ai buchi ereditati dal passato, un passato targato proprio Pd. La mia Amministrazione Pomezia – aveva dichiarato il Sindaco Fabio Fucci – è impegnata a scongiurare il dissesto finanziario targato Pd che aumenterebbe al massimo consentito la tassazione locale con tragiche conseguenze nei confronti di cittadini ed imprese. Gli strumenti che stiamo utilizzando, compresi quelli che prevedono un contributo da parte dei cittadini, sono orientati ad evitare il tracollo finanziario dell’Ente e il conseguente impatto negativo su servizi ed opere”.
Ora la mozione dovrà essere discussa in consiglio comunale, ma – così come successo a quasi tutte le altre mozioni presentate dall’opposizione – i numeri della maggioranza fanno presagire anche questa volta una bocciatura ed il mantenimento della tassa.