Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana al conflitto in Nagorno Karabakh, largamente e colpevolmente ignorato, e di gettare ponti tra le culture e le società italiana ed azerbaigiana.
Congelatosi nel 1994, il conflitto in Nagorno Karabakh rappresenta una delle più rilevanti ferite ancora aperte della convivenza internazionale. Una delle più drammatiche conseguenze del conflitto e della perdurante occupazione armena di circa un quinto del territorio azerbaigiano è stato il massiccio esodo di sfollati dalla regione.
Da più di un ventennio ormai, oltre 1.000.000 tra rifugiati e profughi interni risiedono infatti in campi allestiti dalle autorità azerbaigiane, in attesa e nella speranza che un negoziato di pace possa finalmente restituire al Paese le terre ad esso sottratte e garantire il diritto di rientro agli sfollati.
Il progetto ruota attorno all’organizzazione di un campo estivo per bambini azerbaigiani di età compresa tra i 12 e i 15 anni provenienti dai campi profughi e prevede il coinvolgimento dei partecipanti in una serie di attività di natura ludico-ricreativa, con un chiaro intento educativo e formativo tanto per i piccoli azerbaigiani, quanto per gli interlocutori e i partner italiani a diverso titolo coinvolti dal progetto.
I bambini incontreranno il Sindaco del Comune di Pomezia Fabio Fucci e la Giunta sabato 31 agosto alle ore 18.00 presso l’aula consiliare.
Sono inoltre previste visite guidate a Roma e nei comuni gemellati con comuni azerbaigiani – Napoli, Valmontone e Cerveteri – una visita alla Repubblica di San Marino ed incontri con rappresentanti del mondo sportivo, culturale e studentesco giovanile.