Il Comune di Pomezia ha detto no all’apertura del centro di accoglienza per minori a Campo Ascolano. Sembra giungere così a una svolta la questione che aveva infiammato l’opinione pubblica a inizio mese.
L’associazione Virtus Italia aveva chiesto al Comune l’apertura di un centro di accoglienza in un villino di via Mincio. La struttura avrebbe dovuto ospitare 12 minori in condizioni di vulnerabilità, ma la notizia aveva scatenato la paura e la rabbia di Casapound, protagonista di una dura campagna contro l’apertura. Pochi giorni dopo anche il Comitato di Quartiere di Campo Ascolano si era espresso contro l’istituzione del centro.
Oggi arriva il no del Comune all’apertura della struttura. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione, la documentazione presentata dall’associazione non era completa. Si oppone a questa ricostruzione il responsabile dell’associazione Virtus Italia, Enrico Sanchi, che invece denuncia che la reale motivazione riguarda l’agibilità del villino. Agibilità che, secondo Sanchi, era stata confermata dal Comune tramite il silenzio-assenso, e che dunque ci sarebbe tuttora.
Su questo punto sarà necessario fare chiarezza, ma intanto il presidente dell’associazione minaccia azioni legali contro il Comune. La strada per la risoluzione del caso del centro di accoglienza sembra ancora lunga.