Pendolari sempre più bistrattati, su tutti i fronti, da trasporto su gomma a quello su rotaia. Ed è su questo fronte che arrivano le ultime brutte notizie: dal 12 dicembre entreranno in vigore i nuovi orari dei treni sulla tratta regionale Roma-Nettuno e sulla Roma-Napoli via Formia, che interessa lo stesso territorio, ovvero le fermate di Pomezia-S.Palomba, Campoleone, Lavinio, Anzio e Nettuno.
A protestare formalmente per le modifiche, che vanno a sfavore degli utenti, il Comitato Pendolari FR 8a Carrozza Roma-Nettuno, ma anche gli utenti che giornalmente utilizzano questo mezzo per recarsi al lavoro o a scuola. “Le variazioni apportate da Trenitalia, in accordo con la Regione Lazio graveranno pesantemente nella fascia dei primissimi treni mattutini, lasciando un buco di 90 minuti tra le 5.00 e le 7.00 negli arrivi a Roma – spiegano dal Comitato – A dicembre avrebbero dovuto ripristinare il normale orario, invece ci hanno tolto il treno da Roma delle 22.36 e quello delle 23.36 e non li hanno più ripristinati”.
A nulla sono valse le richieste di spiegazioni inoltrate a Trenitalia, che non ha fornito alcuna risposta.
L’accusa del Comitato è anche politica, perché, spiegano, “Da quando in Regione si è insediata la giunta Zingaretti noi pendolari della FL8 siamo stati esclusi dai tavoli di concertazione, nonostante ripetutamente abbiamo richiesto un confronto. Non siamo stati ascoltati neanche quando abbiamo fatto le segnalazioni all’assessorato circa le problematiche della linea e le esigenze della popolazione viaggiante”.
Ma la cosa assurda, sostiene il Comitato, è che del cambio di orario si è saputo solo casualmente, senza alcun preavviso e senza confronto con le parti interessate. “A giugno – spiegano – era entrato in vigore un orario provvisorio che ci privava del primo treno e degli ultimi due da Roma, con la giustificazione che dovevano adeguare la linea FL7, che non riguarda quindi la nostra. I lavori sarebbero dovuti durare fino a dicembre. Adesso che siamo praticamente a dicembre, il nuovo orario non è coerente con quanto assicurato da RFI. Abbiamo chiesto chiarimenti ma ancora non riceviamo risposte dal direttore Trenitalia. Siamo indignati per l’ottusità di questa gente, che non sa neanche vagamente governare”.