Il pendolare che oggi si racconta al nostro giornale, usa toni forti per descrivere il suo abituale viaggio sulla Metro C. Senza giri di parole, l’ha definito “l’inferno sotterraneo”. Ma perché queste dure parole verso la più giovane linea metropolitana di Roma? Tutta colpa di un livello di sicurezza, almeno a suo dire, “che lascia molte perplessità” e che fotografa perfettamente il cattivo stato dell’efficienza del trasporto pubblico romano.
Il terribile viaggio di un pendolare lavoratore sulla Metro C
La lettera che ci raggiunge è molto forte, ma ci fa riflettere su cosa significhi – almeno oggi – prendere la Metro nell’ora di punta per andare al lavoro. A Roma si può parlare tranquillamente di “viaggi da incubo”, in condizioni disumane per i vagoni pieni di altri pendolari e in una situazione che può creare un evidente pericolo per la sicurezza della singola utenza, soprattutto in casi di malore per qualche persona.
Nella Roma della Nuova ZTL, i mezzi pubblici sono realmente l’alternativa?
Il sindaco Roberto Gualtieri ci parla sempre più spesso di “mezzi pubblici più efficienti” in confronto al passato, soprattutto per far entrare Roma nell’Era della “Nuova ZTL Fascia Verde”. Ma la realtà dei fatti sarà così? Se il Comune parla di una mobilità pubblica affidabile per i pendolari romani (e anche i turisti), le esperienze di queste stesse persone sollevano più di qualche dubbio su questa realtà dei fatti.
I ritardi della Metro C e i vagoni pieni di pendolari
Il nostro lettore ci parla di un fatto accaduto proprio stamattina, quando la Metro C ha deciso di passare dopo 13 interminabili minuti d’attesa alla fermata. Tutto mentre la banchina si riempiva di centinaia di persone, che attendevano un mezzo – che sembrava non passare mai – per arrivare al proprio posto di lavoro o addirittura a scuola. Il viaggio da incubo era appena iniziato, considerato come arrivato il treno lo attendeva un vagone pieno di altri pendolari ammassati e uno spazio dove – oggettivamente – non passava l’aria e si stava schiacciati.
“Ho fatto il viaggio con un solo piede per terra”
Il lettore ci spiega: “Per tutto il viaggio sulla linea, sono rimasto con un solo piede per terra. Mai successa una cosa simile, ma realmente non c’era posto in nessun angolo o lumicino della metropolitana”. In una situazione già caotica, l’uomo continua: “Penso di aver visto anche un furto in diretta, con una persona che ha cominciato a mettere le mani in tasca a un altro pendolare: ha frugato per bene, considerato come nessuno poteva spostarsi per togliergli le mani da lì. Ma quello che mi pesa dire, è stata la mancanza di collaborazione delle altre persone: vedevano il caos e continuavano a spingere, procurandomi anche qualche livido per questa cosa”.
Foto: Insulted ATAC, Metropolitane Roma