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Caldo record nel Lazio: morti un 62enne e un bracciante di 50 anni che raccoglieva cocomeri

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Caronte non lascia scampo a Roma e nel Lazio. Sale il numero di persone rimaste vittime del gran caldo, per cui è già previsto un piano emergenziale del Campidoglio. Il caldo record da bollino rosso questa volta ha colpito un 62enne di Sora, venuto a mancare improvvisamente per una crisi cardiaca, e un bracciante tunisino di 50 anni a Montalto di Castro. L’attenzione della politica e dei sindacati cresce così anche per quanto riguarda le condizioni dei lavoratori sotto il sole e nelle ore più calde, soprattutto per la manovalanza.

Uomo stroncato dal caldo a Sora

Le categorie di persone che più soffrono il caldo asfissiante di queste settimane sono soprattutto gli anziani, per cui in alcune regioni d’Italia è stato diramato anche un vademecum per contrastare l’afa.

A Sora, in provincia di Frosinone, un 62enne di Balsorano è stato stroncato dal caldo domenica 23 luglio, tra lo stupore dei presenti. L’uomo stava assistendo a uno spettacolo in piazza Indipendenza, quando si è accasciato a terra tra la folla per un malore. Nonostante i soccorsi giunti prontamente sul posto, non c’è stato nulla da fare per il 62enne, morto all’Ospedale Santissima Trinità di Frosinone per una crisi cardiaca, strettamente collegata alle alte temperature che imperversano da giorni nell’intera provincia.

Bracciante morto per il caldo

A rischio è poi la manovalanza, al lavoro sotto il sole cocente nelle ore più calde. Come nel caso avvenuto a Montalto di Castro, dove un lavoratore di 50 anni di origine tunisina ha perso la vita il 20 luglio mentre raccoglieva cocomeri.

Sulla vicenda indagano ora i carabinieri della compagnia di Tuscania e si è esposta anche la Cgil di Roma e del Lazio. Secondo Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, si tratta del quinto lavoratore vittima del caldo in Italia nelle ultime settimane una situazione per cui urge una presa di posizione della Regione Lazio in merito alle condizioni contrattuali e lavorative delle persone, soprattutto nei campi. ”Sollecitiamo nuovamente la Regione Lazio di adottare tutte le misure previste per tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”, è intervenuta l’associazione di categoria in una nota.

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