Il mondo del calcio di nuovo sotto shock: eseguite sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania. Agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del club, Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore sportivo Daniele Delli Carri. Con loro sono stati arrestati i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti.
L’accusa è di frode sportiva. Pulvirenti, tramite il suo legale, si è detto “estraneo” alle accuse contestate e “certo di potere dimostrare, con la massima fiducia nella magistratuta, la totale estraneità ai fatti”. Pulvirenti, ha annunciato il suo legale, “intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva”.
Nell’inchiesta, oltre ai sette arresti, ci sono anche diverse persone indagate. Come ha spiegato il procuratore di Catania Giovanni Salvi le persone coinvolte sono il proprietario del Messina Pietro Lo Monaco, l’ad dello stesso Messina Alessandro Failla e il ds Fabrizio Ferrigno, e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi (Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Non sono indagati giocatori del Catania.
A tal riguardo, il Latina calcio ha diramato un comunicato nel quale si afferma che l’Us Latina Calcio è assolutamente certa dell’estraneità a qualsiasi condotta illecita e antiregolamentare del proprio tesserato Matteo Bruscagin: “Con riferimento alle ipotesi accusatorie che vorrebbero il coinvolgimento del calciatore Matteo Bruscagin in vicende di malaffare calcistico allo stato non ancora ben delineate, l’Us Latina calcio – nel riporre la massima fiducia e considerazione nell’operato degli organi inquirenti statali e federali – intende, nel contempo, esprimere la più totale solidarietà e vicinanza nei confronti del proprio tesserato, essendo assolutamente certa della sua estraneità a qualsiasi condotta illecita o antiregolamentare”.
A quanto pare, sarebbero cinque le gare del Catania al centro dell’inchiesta su presunte partite comprate dalla società etnea per evitare la retrocessione della squadra dalla Serie B:
Varese-Catania, del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015 terminata 4-1; Latina-Catania del 19 aprile 2015 1-2; Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0; e Catania-Livorno del 2 maggio terminata 1-1. Accertamenti sono in corso anche su Catania-Avellino del 19 marzo 2015 terminata 1-0.