Serata movimentata giovedì all’Infernetto, quando è stata segnalata da alcuni cittadini una rissa in strada, in via Bruno Maderna, tra alcuni giovani extracomunitari, tutti ospiti del centro in via Ennio Porrino.
La chiamata al N.U.E. 112 ha permesso ad una autoradio di raggiungere velocemente il luogo in cui era in atto l’acceso confronto.
I militari, una volta giunti sul posto, hanno trovato la presenza di alcuni giovani extracomunitari che, probabilmente accortisi dell’arrivo dei Carabinieri, si sono tranquillizzati. Durante i primi accertamenti il 30enne nigeriano, all’atto del controllo, si è mostrato però più insofferente nei confronti degli uomini dell’Arma, aggredendoli.
I militari con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo e di conseguenza ad arrestarlo per resistenza a P.U..
L’intervento, però, non è riuscito a calmare definitivamente la situazione; infatti, qualche ora più tardi, è scoppiata nuovamente una rissa, questa volta proprio all’interno del centro di accoglienza. Nella circostanza sono intervenute due pattuglie, una dell’Arma di Casal Palocco e l’altra di Vitinia. All’arrivo dei militari molti giovani extracomunitari africani, ospiti della struttura si sono allontananti, ma i Carabinieri sono riusciti a bloccarne tre, nonostante il loro tentativo di guadagnare la fuga aggredendo gli uomini dell’Arma, riconosciuti poi da alcuni testimoni come protagonisti della rissa.
Il bilancio, quindi, è dell’arresto di un nigeriano di 30 anni, per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale di un nigeriano di 31 anni e due senegalesi 33enni, uno di questi già noto alle Forze dell’ordine, per rissa e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Venerdì mattina, dopo la notte in camera di sicurezza, tutti e quattro gli arrestati sono stati accompagnati presso le aule di piazzale Clodio, dove a seguito della convalida dell’arresto, il primo dei quattro è stato condannato a 10 mesi di reclusione con la condizionale e pertanto rimesso in libertà, mentre gli altri tre sono stati rinviati a giudizio e rimessi in libertà e solo uno di loro è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la Stazione locale.
“Per la rissa all’infernetto degli abitanti del centro d’accoglienza di via Porrino sono finiti in manette due senegalesi e due nigeriani di oltre 30 anni. Come sempre uomini adulti che non scappano da nessuna guerra: vogliamo sapere quante donne e bambini e quanti siriani siano effettivamente residenti nel centro di via Porrino perché quello che da sempre ci segnalano i cittadini è che non ci siano e che ci troviamo davanti all’ennesima truffa con finti profughi che vanno soltanto ad alimentare il business dell’immigrazione. Da tempo chiediamo la chiusura dei centri di via Porrino e di via Salorno gestiti ancora oggi da cooperative legate a Mafia Capitale senza nessuna chiarezza e nel silenzio dell’amministrazione del M5S che ha continuato la strada tracciata dal Pd. Siamo pronti nuovamente a scendere in piazza con i residenti”. Così in una nota Luca Marsella, responsabile romano di CasaPound nel X Municipio ha commentato la rissa degli immigrati del centro di via Porrino nel quartiere dell’Infernetto.