Il panettone, conosciuto come dolce natalizio, che ogni anno fa litigare i più golosi con il tormentone “uvetta sì, uvetta no“. Come non alzare poi gli occhi al cielo ad assistere alla reiterata querelle con i sostenitori del pandoro? Bè, bello il folklore, ma c’è da sapere una cosa importante. Il panettone non è affatto un dolce natalizio. Si tratta, invece, di una trovata di marketing ante litteram. L’autore dell’operazione fu Angelo Motta, titolare dell’omonimo marchio milanese. E l’azienda, mediante una meticolosa attività pubblicitaria, spinse per il consumo del celebre dolce, durante i giorni natalizi.
Replicata e cucinata una pizza di 2000 anni fa: il tweet del Direttore di Pompei
L’antenato del panettone è una banale focaccia dolce
Anche il docente di storia dell’alimentazione Alberto Grandi, in una intervista rilasciata al Financial Times, spiega che si tratta di una trovata commerciale degli anni ’20. Prima, il panettone, era una banale focaccia dolce arricchita di uvetta. Angelo Motta poi ne modificò la ricetta al fine di dargli la definitiva e nota forma a cupola. Il popolare lievitato, quindi, non nasce né a Natale né per motivi legati a questa festività. Perché, allora, non mangiarlo anche in altri periodi, considerando che gli ingredienti sono disponibili tutto l’anno? Molti pasticceri, c’è da sapere, non fermano la produzione in estate. Anzi, continuano a creare nuove ricette e si divertono con le farciture.
‘No al cappuccino a cena’: gli integralisti della cucina italiana manifestano a Fontana di Trevi
I migliori panettoni distribuiti tutto l’anno
La linea non si ferma mai, come quella di Olivieri 1882 in provincia di Vicenza. O quella del milanese Vergani e del modenese Valter Tagliazucchi di Giamberlano. Ma c’è anche il celebre chef star campano Antonino Cannavacciuolo a cimentarsi in fatto di panettone. Tra le sue creazioni ci sono anche prodotti legati alla pasticceria, come biscotti e conserve. Ma anche il panettone, interpretato dallo chef con glassa al cioccolato bianco, perle croccati al latte e cocco rapé. Una denominazione, Vesuvio Summer Edition, che ci propone chiaramente di mangiarne anche in estate. C’è poi il figlio d’arte della pizza in teglia Daniele Campana, che usa solo materie prime calabresi di qualità provenienti dai monti della Sila e dal Mar Ionio. Quindi oltre alla pizza, strano ma vero, Campana eccelle anche nel panettone, servito presso il suo locale a Corigliano Calabro e lo si trova tutto l’anno. Al panettone firmato Campana, è abbinata anche una bottiglietta di ottimo olio di cultivar Cassanese.