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Benzina, “fatta la legge trovato l’inganno”: prezzi medi scritti a penna o semi-nascosti, cosa rischiano i trasgressori

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Siamo proprio italiani. E nell’accezione negativa del termine. Ognuno a guardare il proprio orticello, senza alcun rispetto per il prossimo. Se si tratta della Capitale, non ne parliamo. Qua la fauna media tipica “almeno ‘na vorta ce deve provà“. A fregarti. Dalla giornata di ieri tutti i gestori delle stazioni di servizio di Roma, come avviene su tutto il territorio nazionale, sono obbligate ad esporre i cartelli con le quotazioni medie regionali del carburante. Le disposizioni del governo prevedono che l’indicazione sui pressi medi abbiano “adeguata evidenza”, con l’obiettivo di calmierare i prezzo alla pompa.

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Qualcuno non si adegua, o cerca un modo per non rispettare la norma

La maggior parte dei distributori, pare, si è adeguata. Purtroppo i prezzi medi presso le pompe sono molto alti, con punte di due euro per la benzina senza piombo. Purtroppo, come spesso accade, non mancano gli esercenti dove queste indicazioni sono il meno visibili possibile, lontane dagli occhi del cliente o addirittura scritte coi pennarelli. Peraltro anche lontano dai display coi prezzi alla pompa, al fine di evitare un confronto immediato da parte dell’avventore. Le disposizioni sono chiare. Da ieri tutti i diciottomila benzinai d’Italia deve esporre in maniera chiara i prezzi medi, ma evidentemente non a tutti la cosa piace. Inoltre bisogna continuamente aggiornare le cifre; infatti al variare del prezzo praticato, in aumento o in diminuzione e comunque con frequenza settimanale, l’esercente è tenuto correggere le numerazioni.

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La situazione a Roma

Qualcuno con ritardo, ma la maggior parte delle stazioni di carburante si è adeguata a Roma. Il Ministero delle Imprese ha pubblicato ieri mattina sul proprio portale la media dei prezzi praticati regione per regione. Per quanto riguarda il Lazio 1,757 è il prezzo medio per il diesel. Per la benzina 1,902 e per il gpl 0,681. In autostrada le cose cambiano; il presso al self è di 1,984 al litro per la benzina. Per il gasolio 1,854. Su tutte le consolari e strade principali della Capitale pare che in molti siano stati diligenti, fanno specie solo i pochi furbetti. D’altra parte per chi non si adegua è prevista una ammenda da 200 a duemila euro mese. Nel caso di reiterazione fino a quattro volte nell’arco di due mesi c’è la sospensione dell’attività fino a trenta giorni.

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