È da luglio scorso che una bambina di soli due anni si trova ricoverata presso l’ospedale di Padova dopo aver mangiato un formaggio prodotto con latte crudo della malga di Coredo. Secondo le analisi, effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma, nel formaggio erano presenti ceppi di escherichia coli, definiti “produttori di Shiga-tossina” o Stec. La bambina avrebbe contratto la malattia dopo aver mangiato o toccato quel formaggio.
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L’intossicazione dopo aver mangiato del formaggio
Il formaggio di Malga è un formaggio prodotto in montagna ad alte quote (1500-1800 m) con latte appena munto: crudo. Si usa solo questo tipo di latte, con l’aggiunta di caglio animale o vegetale. Il caso, sembra inquadrare un fenomeno di sindrome emolitico-uremica nella bimba residente in Trentino. Non appena venuti a conoscenza del caso l’Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria e l’Unità operativa di igiene alimenti e nutrizione del Dipartimento di prevenzione dell’Apss, hanno tempestivamente attivato le procedure di controllo per verificare la causa all’origine dell’infezione. Ma pare essere ormai evidente; la correlazione col prodotto caseario è certa. Infatti, l’Azienda Sanitaria della zona, al fine di tutelare la salute pubblica ha diffuso un comunicato in cui si ritiene opportuno che chi abbia acquistato prima del 14 luglio scorso prodotti caseari riconducibili alla malga dell’ex comune di Coredo, non consumino tali alimenti. È molto pericoloso somministrare prodotti a base di latte crudo a bambini sotto i cinque anni di età e alle persone anziane.
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Le indagini in corso
L’insufficienza renale è quindi basata dall’escherichia coli presente nelle feci di animali. La bimba ha manifestato queste sintomatologie; diarrea, anuria, astenia, vomito e dolore addominale. esami scientifici verranno espletati dai Nas di Trento su molte forme di formaggio e sui 45o campioni prelevati. Indagato il malgaro, che si è messo a disposizione degli inquirenti.
