ASSISTENTI SCOLASTICI E DOMICILIARI: LA PROTESTA ARRIVA IN COMUNE
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Erano quasi al completo, gli 80 assistenti scolastici e domiciliari che questo pomeriggio hanno protestato davanti al Comune di Ardea per il mancato pagamento degli stipendi, fermi al mese di settembre. Alla manifestazione dei dipendenti della cooperativa Mano Amica hanno partecipato anche le famiglie ed i bambini disabili, per sensibilizzare l’opinione pubblica, prima fra tutte Barbara Tamanti, mamma di una bimba disabile e segretaria del circolo di Ardea di Rifondazione Comunista. Presenti anche i sindacati di categoria CISL e USB, oltre ad alcuni consiglieri comunali. Assente, invece, il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, con il quale i lavoratori avevano chiesto di parlare. Le ragioni del mancato pagamento degli stipendi, infatti, secondo i sindacati vanno ricercate nel corrispondente ritardo nella liquidazione da parte del Comune di Ardea, che sembra essere fermo alla corresponsione delle fatture emesse per i servizi svolti nel giugno scorso. “La nostra è una situazione insostenibile – ha dichiarato una giovane assistente – andiamo a lavorare rimettendoci i nostri soldi, visto che non ci pagano ma dobbiamo comunque anticipare le spese il trasporto. Nonostante le difficoltà economiche in cui ci troviamo, però, per coscienza non saltiamo neanche un giorno di lavoro, per non lasciare questi bambini da soli: ricordiamoci che si sta parlando di bambini disabili, e che il nostro è un servizio essenziale”. La Cisl evidenzia “ la grave situazione determinatasi nei servizi di assistenza domiciliare e assistenza scolastica agli alunni disabili del Comune di Ardea. Ad oggi, i lavoratori non hanno percepito le mensilità di ottobre, novembre, dicembre e la tredicesima mensilità del 2012, alle quali si sta aggiungendo anche quella di gennaio 2013. Una situazione drammatica e inaccettabile che mette a serio rischio la regolare prosecuzione dei servizi, nonché lesiva moralmente e materialmente della dignità di chi, ogni giorno, assiste le fasce più deboli della cittadinanza e continua regolarmente a farlo”. Gli assistenti, infatti, lavorando con bambini disabili, non vogliono fare alcun tipo di sciopero, ma solo restare in stato di agitazione. La protesta è iniziata alle 14:30, con l’occupazione pacifica del Comune. Il Primo Cittadino ha fatto sapere che riceverà gli assistenti lunedì prossimo.