ASSALTANO DEPOSITO DI ELETTRODOMESTICI: 5 ARRESTI
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Mattina di terrore, ieri, per 12 operai nel deposito della CAFI S.r.L., in via Pontina Vecchia, al km 33, al confine tra Pomezia ed Ardea. Alcuni banditi hanno fatto irruzione nell’edificio di proprietà dell’azienda che commercia materiale elettronico ed elettrodomestici, verso le 7:20, quando ancora l’attività non era in pieno svolgimento.. Sono entrati in azione incappucciati e armati, bloccando completamente il personale: hanno immobilizzato, legandoli con delle corde, alcuni dei dodici operai in servizio a quell’ora, mentre gli altri sono stati costretti, sotto minaccia delle armi, a collaborare con i banditi. I rapinatori, incappucciati ed armati, si sono posizionati all’interno dell’area privata con un camion sul quale hanno caricato, insieme agli operai non legati, merce per un valore di circa 300 mila euro. Si tratta di elettrodomestici di vario tipo, lavatrici, televisori, forni, il tutto ancora sui bancali, pronto per l’immagazzinamento. Un colpo, quindi, arrivato proprio al momento giusto, da fare senza troppa fatica in poche decine di minuti. I malviventi sono infatti rimasti nel deposito per circa 40 minuti, sufficienti per caricare all’inverosimile il camion e scappare, non prima di aver malmenato gli operai. Ma la fuga è riuscita solo in parte: mentre il camion partiva con a bordo l’autista e forse un passeggero, altri cinque malviventi sono scappati a piedi, incamminandosi lungo il ciglio della strada. Il passaggio di una vettura del Nucleo Radiomobile di Pomezia, che stava attuando un servizio di controllo e prevenzione del territorio, ha notato il loro atteggiamento sospetto ed ha iniziato a seguirli. Alla vista dei Militari, gli uomini, che erano diretti poco lontano, nel luogo dove avevano nascosto le loro automobili, hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati prontamente fermati dai Carabinieri, che hanno subito trovato le armi ed i passamontagna. Portati in caserma per l’identificazione, si è scoperto che i cinque dei malviventi, F.P., 64 anni; V.E., di 58, A.S., di 38, A.P. e A.V. entrambi di 33 anni, tutti originari della provincia di Napoli, erano già conosciuti alle forze dell’ordine. Nel frattempo gli operai, che erano riusciti a liberarsi, hanno dato l’allarme e le forze dell’ordine sono riuscite a ricostruire con esattezza l’accaduto. Il furgone con a bordo la refurtiva non è ancora stato rintracciato, così come l’uomo al volante, ma i Carabinieri, guidati dal Maggiore Rodrigo Micucci, sono sulle sue tracce ed abbastanza ottimisti sulla soluzione positiva. Quattro degli operai sequestrati sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Gli arrestati si trovano nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.