ARRIVANO LE DIVISE NUOVE, MA E’ POLEMICA
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Le due facce della stessa medaglia: è così che potremmo definire la consegna delle divise al personale della Polizia Municipale di Pomezia, avvenuta questa mattina. Con estrema soddisfazione l’Assessore preposto, Francesco Palazzo, ha dichiarato: “Con la presente in qualità di assessore alla P. L. sono a comunicare la consegna a tutto il personale della Polizia Locale della nuova fornitura delle divise d’ordinanza. La fornitura del vestiario alla Polizia Locale rappresenta un altro importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione, precisando che il ritardo nella consegna, come già chiarito in altre sedi, è da attribuirsi ai tempi tecnici necessari per definire il procedimento amministrativo. Si aggiunge, nel contempo, che la scelta di consegnare il materiale nel mese di gennaio è consequenziale alla decisione, di fondamentale importanza, del sindaco De Fusco e di tutta l’Amministrazione, di prorogare i contratti a tempo determinato dei 33 agenti di P. L. e di fornire anche a quest’ultimi il materiale necessario a svolgere al meglio l’attività d’istituto”. Forse l’assessore, nella sua buona fede, si aspettava qualche ringraziamento, ma non sono stati dello stesso parere i rappresentanti del S.U.L.P.M, il sindacato di categoria, e del Di.C.C.AP., il dipartimento delle Camere di Commercio Autonomie Locali e Polizia Locale, che hanno immediatamente espresso la loro opinione. “In data odierna, la Ditta Brumar ha consegnato un primo lotto di materiale del vestiario della Polizia Locale, in seguito alla firma del contratto di fornitura che è avvenuto solo in data 23 dicembre 2010 – hanno esordito – Il ritardo della fornitura delle divise, che hanno costretto il personale a prestare servizio in abiti civili da oltre 3 mesi, è da addebitare al fatto che l’Amministrazione comunale ha disatteso per oltre due anni l’impegno di stanziare i fondi necessari per il vestiario, ritardando la fornitura che non avveniva dal 2005”. Ma le lamentele continuano. “La fornitura parziale non consente ancora alla maggior parte del personale di prestare il servizio in divisa, in quanto mancano ancora parti essenziali del vestiario quali i berretti e i giacconi invernali, le camicie e i maglioni solo per fare gli esempi più eclatanti. In tale stato di cose non si può che esprimere amarezza per l’enfasi con cui è stata convocata la stampa dichiarando il problema risolto (per la terza volta) – sostengono gli agenti – ed i fondi sono stati stanziati dalla Giunta Comunale, con una variazione di bilancio, solo dopo che il personale aveva cominciato a lavorare in borghese”. Ma per il personale il vestiario ordinato è insufficiente e non rispetta il tipo di lavoro svolto. “Non verranno più forniti gli stivali ai pattuglisti gli stivali, soppressi gli impermeabili lunghi, le tute operative delle sezioni di Polizia Urbanistica e di Polizia Ambientale, per il servizio estivo è stata prevista la fornitura di una sola polo in cotone e questo perché il capitolato dei capi di vestiario è stato preparato senza consultare le organizzazioni sindacali”. L’attenzione poi si sposta sul personale a tempo determinato, che sarà in servizio almeno fino a settembre. “Per loro non è prevista la fornitura estiva. Vedremo se l’amministrazione comunale vorrà provvedere per garantire il decoro a chi è il biglietto da visita di un comune che annovera una località balneare a vocazione turistica”.\n\nAltro motivo di diffusa lamentela del personale va poi riservato alle modalità di distribuzione del vestiario, con il personale – secondo quanto afferma il sindacato – ammassato in un corridoio, a cambiarsi nei bagni poiché il Comando di Polizia Locale non dispone ancora degli spogliatoi, sebbene il trasferimento alla sede di Piazza Indipendenza sia avvenuto ormai da anni. Insomma, quella che poteva essere presentata come una vittoria si è trasformata nell’ennesima polemica.