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La misura di prevenzione, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Velletri, rappresenta l’epilogo delle indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri, che hanno fatto piena luce sull’ingente patrimonio illecitamente accumulato in oltre vent’anni di attività criminale, assolutamente sproporzionato ai redditi dichiarati. Dagli accertamenti è peraltro emersa l’esistenza di una rete di società costituite ad hoc per schermare la proprietà dei beni, tutte fittiziamente intestate a prestanome ma di fatto riconducibili al pluripregiudicato, condannato in passato anche per maltrattamenti in famiglia, furto aggravato, danneggiamenti, evasione dagli arresti domiciliari e contravvenzione agli obblighi di sorveglianza speciale.
Al fine di non lasciare traccia dei movimenti finanziari, il narcotrafficante si avvaleva di conti correnti intestati ad amici, collaboratori e parenti. L’uomo è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria di Velletri per aver omesso di comunicare le variazioni del proprio patrimonio nel periodo in cui era stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.