Nuove fotografie di aree verdi nel degrado a Ostia: i giardini di via Isole del Capo Verde sono da tempo una discarica
Se una sorta di azione per il decoro si sta portando avanti per le aree verdi nel centro di Ostia, gli altri quadranti mostrano i chiari segni dell’abbandono istituzionale e la totale assenza della manutenzione ordinaria. La fotografia lampante di questa situazione è percepibile a via Isole del Capo Verde, dove i giardini al centro della strada ormai da anni vivono episodi di grave degrado tra la presenza di spazzatura, deiezioni canine non raccolte e clochard che bivaccano.
Giardini degradati nel quadrante di Ostia Ponente
Nonostante la strada veda la presenza di molteplici attività commerciali e sia vissuta da gran parte della cittadinanza lidense, per i giardini di via Isole del Capo Verde non sembra esserci futuro. Passeggiare all’interno significa vedere ai davanti agli occhi un prato con l’erbaccia secca, dove manca il sistema d’irrigazione da tempo, con le palme bruciate dalla calura dello scorso periodo estivo. Qualcosa di oggettivamente brutto, soprattutto per chi affaccia col proprio balcone su questo spazio “verde”.
Una discarica a cielo aperto
I residenti sembrano essersi arresi all’idea di una riqualificazione dello spazio, che ormai da oltre un ventennio vive questo stato di gravissimo degrado. “Oggi la situazione è molto triste – spiega una residente -, perché anche passeggiando col proprio cane qui, è impossibile non notare gli episodi legati all’abbandono. Spazzatura abbandonata sull’area del prato o addirittura sulle panchine, oltre a una costante puzza di urina”.
Problemi anche per i proprietari dei cani
Lo spazio è diventato inospitale anche per le passeggiate dei cani, coi padroni che sono titubanti a portarli in questo spazio verde. Se più di qualcuno non raccoglie le deiezioni canine dove capita, i pericoli principali rimangono quelli legati alla presenza dei forasacchi, pericolosissimi per la salute degli “amici a quattro zampe”. Le segnalazioni fatte al X Municipio di Roma Capitale sono molteplici, ma negli anni non sembra mai essersi accesa la macchina amministrativa per portare a una pulizia dello spazio.