Bloccati dai carabinieri coordinati dal Maggiore Ugo Floccher i gruppi di volontari che da circa due settimane si stavano adoperando in uscite notturne per cercare di contrastare gli episodi di microcriminalità, soprattutto furti in auto, appartamenti e ville, che affliggono il quartiere della Nuova Florida. I cittadini avevano creato un gruppo su Facebook per segnalare gli episodi sospetti, per poi arrivare a veri e propri turni di sorveglianza del quartiere. Ma, con grande rammarico dei volontari, ieri sera i carabinieri – che hanno intercettato le auto con i “pattugliatori” di turno” – hanno interrotto la loro attività, spiegando che quanto stavano facendo, se pur lodevole, non poteva continuare in questo modo, in quanto per effettuare una vigilanza, se pur senza armi come in questo caso, ci sono degli adempimenti da compiere. I volontari, tra l’altro, non erano riuniti neppure in alcuna associazione, tanto che hanno chiesto aiuto ad una cooperativa proponendo ai cittadini ormai entusiasti del lavoro svolto di stipulare un contratto con una società di vigilanza dandone notizia via facebook, scrivendo che dal 18 maggio sarebbe iniziato, per chi avesse aderito una sorta di controllo “porta a porta”, con tanto di identificazione da parte dell’operatore. I responsabili avevano anche organizzato per venerdì 22 maggio alle ore 23:00 di far “sentire” la loro presenza “compreso chi ci governa e chi ci deruba”, avevano scritto sul social network, utilizzando trombette e da stadio e fischietti. Alla singolare manifestazione erano stati invitati tutti i cittadini, che avrebbero dovuto mettere qualcosa di colore bianco e rosso sui propri cancelli, per riprendere i colori della contrada da cui nacque il quartiere. Ma l’attività dei volontari non è sfuggita alle forze dell’ordine, che ha dovuto far rispettare la legge. Ma l’iniziativa ha provocato la reazione anche dell’ex comandante della stazione dei Carabinieri di Tor San Lorenzo, Walter Giustini, il quale, ritenendo che la cooperativa di vigilanza possa essere vicina ad un consigliere di maggioranza ha scritto sul suo blog: “NON SI MUOVE FOGLIA CHE IL CONSIGLIER NON VOGLIA! Potrebbe essere il nuovo slogan di Ardea, che ci ha abituato a vedere che la maggior parte delle iniziative, che siano culturali, sportive o di altro genere, sono sempre gestite da associazioni facenti capo al consigliere comunale di turno. Il volontariato implica sacrificio e spirito solidale e a chi ci si prodiga va tutta la mia ammirazione. Di contro, però, quando il volontariato diventa business, viene meno ai suoi principi come nel caso delle c.d. “Ronde” in materia di sicurezza, che diversi cittadini del quartiere Nuova Florida di Ardea avevano istituito per sopperire alla mancanza delle Istituzioni preposte, e devo dire anche con discreti risultati. Se nonché, pochi giorni dopo, ecco che il volontariato diventa business, e gli stessi promotori dell’encomiabile iniziativa cominciano a sponsorizzare una cooperativa di vigilanza facente capo, sembra, ad un Consigliere Comunale di Maggioranza, che avrebbe dovuto risolvere il problema nelle sedi istituzionali e non attraverso la sua cooperativa tramite abbonamenti a pagamento proposti ai cittadini di quel quartiere. Ad Ardea senza il “politico amico” non si è in grado di svolgere alcuna attività. Dall’intromissione all’Interno dei Consigli d’Istituto Scolastici e i Circoli Anziani, alle sagre e feste paesane, alle ronde cittadine, la politica locale la fa da padrona e non consente a nessuno di potersi dedicare a qualsivoglia attività senza metterci le mani sopra!”.
Luigi Centore