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ARDEA, UFFICIO TECNICO SENZA PACE

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Non c’è pace per l’Ufficio urbanistica di Ardea. Oggi è infatti nuovamente stato richiesto l’intervento dei carabinieri a causa del prolungato blocco del settore condono edilizio. Il caos maggiore si è però registrato davanti allo sportello dell’urbanistica, quando alcuni cittadini stranieri si sono lamentati per le lunghe ore di attesa: “Questo accade perché siamo stranieri”, hanno dichiarato. Immediata è stata la replica di un anziano tecnico, che ha precisato: “Non è un problema di nazionalità, ma di mal funzionamento dell’ufficio”. Infatti di lì a pochi minuti la scena si ripete con un tecnico italianissimo che, dopo aver atteso una lunga fila, dopo essere entrato nella stanza dell’ufficio condono si è sentito ripetere la solita frase che ormai da mesi ripetono gli impiegati: “Non abbiamo il programma, non sappiamo quanto si deve applicare per gli oneri non avendo fatto l’amministrazione alcuna delibera, non troviamo la pratica… ripassate”. Esasperato, il tecnico ha segnalato la cosa direttamente al Comandante della Compagnia Carabinieri di Anzio, il capitano Ugo Floccher, denunciando l’ennesimo disservizio in un delicato ufficio come quello in questione. Nel frattempo, chiamato dai dipendenti comunali, è giunto sul posto il nuovo dirigente Giovanni Cucuzza, il quale non ha potuto fare altro che constatare il disservizio: “Bisogna pazientare almeno fino a fine marzo quando verrà nominato un nuovo dirigente tecnico”, è stata la sua risposta, che ha ovviamente fatto arrabbiare ancora di più gli utenti del servizio.
Ad appoggiare la protesta del tecnico sono arrivati i consiglieri comunali Alberto Montesi, che si trovava nell’ufficio per cercare alcuni documenti da inviare alla Procura della Repubblica per un’altra denuncia nei confronti dell’amministrazione, Policarpo Volante, Antonino Abate e Massimiliano Giordani, il quale ha commentato che “L’allontanamento del dirigente Antonello Rocca non ha risolto alcun problema, anzi, lo ha peggiorato”. A cavalcare il perdurarante malcontento Antonino Abate, che ha ribadito: “Basterebbero nove firme per mandare a casa il sindaco Di Fiori. Noi dell’opposizione siamo in sei: chi si unisce a noi?”.

Luigi Centore

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