Ufficio tecnico nella bufera, ad Ardea. Da una parte i sindacati difendono i dipendenti, proclamando lo stato di agitazione, dall’altra un geometra, Luigi Centore, scrive al Prefetto di Roma per segnalare “l’immobilismo amministrativo che vige da mesi ad Ardea”. “Sono due mesi ed oltre che all’ufficio tecnico comunale non vi è un responsabile dirigente che firmi documenti, creando disservizio con il tacito assenso di chi dovrebbe controllare e nulla controlla”, si legge nella denuncia che Centore ha inviato al Prefetto, al quale viene riassunta la situazione del Comune rutulo “Due mesi fa si è dimesso il dirigente – prosegue Centore – dopo oltre un mese ne è stato nominato un altro, il quale dopo appena una settimana si è dimesso lasciando il tutto come lo aveva trovato. Ovviamente le sue dimissioni sano state giustificate per motivi di salute, salute resa precaria in quanto in una settimana ha dovuto subire le visite dei vari reparti dei carabinieri come NOE, NAS, Polizia di Stato, Capitaneria di Porto, ASL, Polizia municipale in tutti suoi settori che indagano sui disservizi e reati legati ai settori dell’urbanistica, ambiente e lavori pubblici”. Centore fa poi una panoramica dei problemi che affliggono Ardea, dall’abusivismo commerciale al problema criminalità, fino alla perenne la crisi politica che paralizza l’attività amministrativa del Comune. Centore conclude la sua denuncia ricordando che, in qualità di giornalista pubblicista, ha subito “ben quattro attentati incendiari, minacce ed aggressioni varie per articoli non graditi, aggressioni di cui gli autori sono ancora rigorosamente ignoti” e che ad Ardea “il sindaco ed buona parte dell’amministrazione sono rinviati a giudizio o hanno carichi pendenti vari”, per cui si richiede un rapido riscontro per “il ripristino della legalità”.
Contemporaneamente, la UIL FPL ha deciso di dare inizio ad uno stato di agitazione dei dipendenti, in quanto “non più sostenibile lo stato di abbandono e vessazione cui sono costretti a lavorare”. “I settori delle aree tecniche d hanno visto nel corso degli ultimi due/tre anni avvicendarsi tre dirigenti di nomina “politica” – lamentano i sindacati, così come aveva fatto Centore – con la medesima amministrazione, ovvero diversamente da altri settori del Comune non si è provveduto all’espletamento di una vera procedura concorsuale pubblica. Ciò ha comportato un progressivo abbandono e disinteresse nell’organizzare in modo efficace e funzionale le attività, anzi di peggio si è passati a progressive discriminazioni che nel corso degli ultimi anni hanno impedito al personale di accedere ai progetti incentivanti a vantaggio di società di lavoro interinale (personale a tempo parziale) e con l’affidamento a ditta esterna del condono edilizio con maggiori costi per l’Ente, ridotto il numero dei ruoli di natura semiapicale e di responsabilità, proprio per la intrinseca debolezza connessa al ruolo del dirigente “fiduciario” rispetto ai colleghi dirigenti operanti con contratto a tempo indeterminato, e causato il blocco da parte del Segretario Comunale nella liquidazione di progetti ex art. 92 del d. Lgvo n°163/2006 che seppur realizzati dai tecnici dell’Ente e determinati dal dirigente protempore, vengono immotivatamente non liquidati a discriminazione dei lavoratori”. Ma il sindacato lamenta anche “ingerenze da parte di altri dirigenti che in assenza di qualunque incarico anche ad interim per tale settore, si presentano negli uffici a controllare l’operato del personale delle aree tecniche (Comandante del Corpo della Polizia Locale) analizzando e relazionando sui cartellini delle presenze del personale in violazione della privacy”. E non solo, perché, a quanto racconta la UIL, si assiste “continuamente alla venuta negli uffici di esponenti politici che a vario titolo pretendono di visionare atti e procedimenti in assenze delle specifiche e formali richieste che la legge sul diritto di accesso prevede, con gravi turbative nel regolare svolgimento delle attività degli operatori e nel passato anche ad alterchi sfociati in colluttazioni fra personale ed amministratori”. Come se questo non bastasse, per il sindacato vengono fatte “improvvide dichiarazioni da parte di esponenti della Giunta che lesinano parole offensive nei confronti del personale delle aree tecniche senza mai circostanziare fatti, ma soprattutto senza accogliere le richieste per il miglioramento del servizio che gli stessi hanno più volte rappresentato”, mentre ancora non sono stati adottati gli “strumenti atti a migliorare gli ambienti di lavoro fortemente deficitari rispetto al numero degli addetti, verificato che a tutt’oggi non è stato nominato il Responsabile della Sicurezza, non è stato redatto il nuovo DVR e non si è dato seguito alla indagine sul benessere organizzativo, ovvero lo stesso non risulta né pubblicato né conosciuto nei suoi esiti”. Il segretario UIL Bruno Galante scrive quindi al Prefetto per chiedere “la convocazione presso i competenti uffici della prefettura al fine di espletare il tentativo di conciliazione previsto dalla vigente normativa nei tempi e modalità ivi previsti”.
Giuseppe Marrone