Sembra che la ragazza alla guida della Citroen non sia del tutto lucida, ma solo eventuali analisi potranno dire se sia sotto effetto dell’alcool. Da quello che emerge dai racconti dei presenti, pare che, dopo aver avuto una discussione con il suo fidanzato – è proprio lui a ricostruire quanto accaduto poco prima dell’incidente – e dopo averlo lasciato sul marciapiede, ci sia stata la perdita del controllo della sua auto, che l’ha portata a prendere in pieno la Smart, che viaggiava bassa velocità ed aveva appena superato il dosso che si trova nei pressi della rotatoria.
Al nostro arrivo era presente solo l’ambulanza, con il personale addetto che cercava di medicare le persone coinvolte. La ragazza alla guida della Citroen c1, visibilmente sconvolta perde i sensi sull’asfalto. «Le forze dell’ordine sono state avvisate, ma – un’ora dal sinistro – stiamo ancora aspettando» dichiara A. R., che era a bordo della Smart. «Sono qui a terra, ferito e con il ginocchio dolorante! Ho chiamato carabinieri e polizia e nessuno si è presentato!» tuona. Intanto l’ambulanza è già partita con i feriti più gravi, portati al pronto soccorso della Clinica S. Anna di Pomezia. «Ma doveva esserci il morto per far arrivare qualcuno che facesse i rilievi? – dichiara sconcertato A.R – I carabinieri mi hanno risposto “Devi armarti di pazienza”». Sono oramai le 3.15 e le forze dell’ordine non sono ancora arrivate per fare i rilievi. Le pattuglie erano infatti occupate per altri importanti ed urgenti interventi, ma sapere questo non è bastato al guidatore della Smart travolta. Le tre auto disponibili ai Carabinieri erano tutte impegnate in operazioni che hanno portato a due arresti proprio in contemporanea all’incidente.
Alla fine alle 3.30 arriva una pattuglia della Polizia Stradale. Il guidatore della Smart finalmente si tranquillizza, mentre gli agenti cominciano i rilievi per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.
Samantha Morano