Rapinata dentro il suo negozio di bomboniere e articoli da regalo a meno di cento metri dalla tenenza dei carabinieri di Ardea. Il fatto è avvenuto lunedì scorso, ma la notizia è trapelata soltanto qualche giorno fa. La signora che gestisce il negozio si è vista entrare due giovani che le hanno puntato un coltello alla gola e l’hanno immobilizzata, strattonandola e procurandole numerosi graffi sul braccio sinistro. La donna racconta che i due “sono entrati come furie, non ho avuto neppure il tempo di capire cosa stesse accadendo. Mi hanno messo il coltello sul collo e mi hanno intimato di consegnargli oro e soldi, altrimenti mi avrebbero tagliato la gola. Purtroppo – prosegue la commerciante, che è sorella dell’ex vice sindaco ai tempi dell’amministrazione Farneti – ho cercato di far capire ai due che non avevo soldi in cassa e non avevo oro se non la fede del mio compianto marito, così che mi hanno tolto il coltello dalla gola e lo hanno poggiato sul dito per tagliarmelo: a questo punto ho dovuto cedere e consegnare 2.000 euro che avevo in una busta che avrei dovuto consegnarla di li a poco ad un rappresentante, intascata la busta si sono dati alla fuga. Ho subito avvertito i carabinieri che sono arrivati sul posto in pochi minuti per gli accertamenti del caso”. A distanza di sette giorni, la donna nel raccontare l’accaduto è ancora visibilmente scossa e turbata. “Ho visto la morte in faccia, credevo che mi avrebbero ucciso. I due ragazzi avevano un accento dell’est, fortunatamente in quel momento non c’erano clienti, altrimenti poteva accadere l’irreparabile, ad Ardea ormai non è più come una volta, non si riesce a stare tranquilli”. I carabinieri hanno visionato le telecamere dei vicini e quelle del consigliere di Roma Capitale Massimiliano Giordani. Da una delle telecamere si vede -all’incirca all’ora del misfatto – una monovolume scura allontanarsi.
Luigi Centore
Ardea, rapina al negozio di bomboniere: minacciano di sgozzare la titolare e fuggono con il bottino
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