Già ad aprile 2013 furono fatte alcune giornate di sciopero perché l’azienda era in ritardo nei pagamenti delle retribuzioni del 2012 (tredicesima e quattordicesima compresa), successivamente sospeso per l’impegno aziendale nel saldare le competenze arretrate.
Anche se ad oggi l’anno 2012 è stato definitivamente saldato – continuano i sindacalisti – l’azienda è rimasta indietro delle retribuzioni dal mese di maggio 2013, ivi incluso la quattordicesima.
A luglio 2013 l’azienda ha illustrato alle maestranze e alle rappresentanze sindacali la situazione di crisi e ha proposto una rateizzazione della corresponsione degli stipendi arretrati e di quelli maturandi.
I dipendenti, seppure con enorme difficoltà e perplessità, avevano dato la loro fiducia al piano, ma ad oggi hanno visto solamente un acconto del mese di maggio 2013.
Per questo hanno deciso di scendere in sciopero ad oltranza, visto che si sentono stanchi di lavorare gratuitamente e per di più con le spese da sostenere per andare e tornare da lavoro.
Ieri l’azienda ha chiamato le rappresentanze interne ma nulla è scaturito da tale incontro.
“Ce l’abbiamo messa tutta”, dicono i dipendenti, rendendosi disponibili anche a usufruire degli ammortizzatori sociali in deroga messi a disposizione dalla regione Lazio, proposta scartata dall’azienda stessa. Dopo lo sciopero – conclude Moranti – non rimane altro che procedere per le vie legali con le ingiunzioni di pagamento per il recupero delle competenze mensili.
Ovviamente rimane tutta la preoccupazione per il futuro del plesso florovivaistico, il più importante del GruppoTorsanlorenzo.
Segretario generale Fali Cgil Roma Sud Pomezia Castelli
(Gianfranco Moranti)