ARDEA, INTITOLATA L’AULA CONSILIARE A SANDRO PERTINI

“Uno spazio del popolo al servizio del popolo. Intitolare il luogo dove di discute il governo del territorio alla figura di Sandro Pertini è un modo per porre l’accento su valori come libertà e democrazia, valori cari a tutti gli italiani. Un atto a cui tenevo in maniera particolare nella mia ultima cerimonia istituzionale da Sindaco della città di Ardea”. Così ha esordito il Sindaco di Ardea Carlo Eufemi nel presenziare la cerimonia di intitolazione dell’aula consiliare al Presidente Sandro Pertini, che si è svolta stamattina ad Ardea alla presenza di diverse autorità politiche, civili e militari. “Sono ben lieto di lasciare alla città quest’aula consiliare così come tutte le opere realizzate in questi anni – ha continuato Eufemi – e sono orgoglioso del fatto che il primo Consiglio comunale della nuova Amministrazione potrà riunirsi in questo luogo. Un luogo che assume un significato di grande rilevanza, dove si discute la vita del popolo, che sarà al servizio della gente e che potrà essere utilizzato anche per altri eventi, manifestazioni, iniziative di altro tipo. Ringrazio tutti coloro che negli anni hanno contribuito alla realizzazione dell’aula consiliare tra cui il Presidente del Consiglio comunale, gli Assessori ai Lavori Pubblici che si sono alternati negli anni nel portare avanti l’iter, il Dirigente e i collaboratori dell’Ufficio Tecnico, i tecnici e la ditta che hanno lavorato alla realizzazione, senza dimenticare la Provincia che ha in parte finanziato l’opera”. Il Sindaco Eufemi ha scoperto insieme al Presidente del Consiglio Comunale Policarpo Volante la targa con l’intitolazione a Sandro Pertini. Nel corso della cerimonia l’Architetto Antonello Rocca, Dirigente dell’Area Tecnica comunale, è entrato nel dettaglio dell’opera ringraziando l’ufficio e i suoi collaboratori: un’aula polifunzionale, all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico, con 90 posti per il pubblico, 30 posti per i banchi del Consiglio comunale, appositi spazi per i diversamente abili, platea e spazi esterni e la possibilità di essere destinata ad altre manifestazioni di carattere culturale o di altro tipo.