Decine di palloncini colorati lasciati volare dai bambini delle scuole di Ardea. È in questo modo che questa mattina alle ore 10 genitori, docenti, bambini e cittadini di Ardea hanno voluto unirsi alla protesta ed allo sciopero Nazionale indetti contro il DDL “La buona scuola”, che a parere dei più, buona non é. “Io ho protestato sia in veste di genitore che di insegnate” commenta Paola Soldati di Ardea tre, consigliere di istituto e rappresentante dei genitori”. I cambiamenti che potrebbero essere apportati alle istituzioni scolastiche sono deleteri, non possiamo accettare che i presidi degli istituti diventino dei “Sindachetti” che decideranno a chi affidare il compito di insegnare ai nostri ragazzi in base a curricula senza rispettare le graduatorie!”.
“Non trovo giusto – prosegue – continuare ad erogare sgravi e contributi per le scuole private quando ad averne più bisogno sono le scuole pubbliche. Un altro aspetto della riforma che mi trova contraria è il contributo obbligatorio per i genitori, che ci porterà ad avere scuole di serie A e scuole di serie B, perché a trarne vantaggio saranno solo gli istituti finanziati da famiglie più abbienti. Mi è rimasto l’amaro in bocca per la scarsa partecipazione dei cittadini, eravamo in pochi e questa é la prova che Ardea continua ad essere un dormitorio senza un reale sentire comune”.
Una lamentela, quella sulla scarsa partecipazione, condivisa da molti: infatti pare che l’affluenza alla manifestazione di Ardea sia stata bassissima, con circa 30 persone compresi i bambini che hanno librato in aria palloncini colorati pieni di scritte di protesta.
“Abbiamo organizzato questo flash mob a Tor San Lorenzo e lo abbiamo proposto ad altre scuole del territorio”, dichiara di Sara Cavicchi, Presidente del consiglio di istituto di Ardea 2.
“I docenti dovrebbero continuare ad insegnare sulla base della meritocrazia, e sono molto contraria al fatto che il DDL presentato preveda che le scuole possano essere finanziate anche privatamente, abbiamo visto anche con lo scandalo di Roma Capitale le conseguenze distruttive che ciò può comportare, come ad esempio risultare un incentivo alla corruzione. Così la scuola italiana morirà”, termina Sara Cavicchi.
Anche Raffaella Neocliti, ex vicesindaco di Ardea, ha partecipato alla manifestazione per protestare contro numerosi punti del DDL. “Sono solidale al corpo insegnanti, perché devono essere messi in condizione e di svolgere adeguatamente il loro lavoro. Molti insegnanti capaci, che magari hanno conseguito una laurea, un master, potrebbero trovarsi ad essere sorpassati a causa dell’abolizione delle graduatorie di fasce. Trovo ingiusto che i futuri presidi gestiscano la scuola come fosse una ditta privata. Nel nostro territorio abbiamo 6000 studenti dislocati in 3 istituti diversi, e abbiamo avuto poca affluenza ad Ardea, minore sicuramente rispetto a quella di Tor San Lorenzo e Campo Di Carne. Anche le famiglie dovrebbero essere aiutate, mettendole in condizione di far studiare i loro figli, se pensiamo che ogni anni i soldi spesi per i libri sono moltissimi, e le agevolazioni offerte ad oggi dalla regione o dal comune sono irrisorie!”.
Samantha Morano
Ardea, flash mob e palloncini colorati contro “la buona scuola”
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