cui attività sono aperte durante tutto l’anno è riunito in un’associazione nata per sensibilizzare non solo l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto l’amministrazione, sindaco e forze dell’ordine del territorio con in testa. I titolari dei negozi del litorale, stanchi della processione di “vu cumprà” che ad ogni inizio di stagione, con i loro carrettini pieni di chincaglierie diventati ormai delle “Standa ambulanti” – hanno scritto un volantino, distribuito alla cittadinanza, dal titolo “Operazione legalità sotto l’ombrellone: io non voglio il falso”. “Contro l’abusivismo commerciale e il degrado del litorale di Ardea – si legge nel manifesto – Il fenomeno dell’abusivismo commerciale sul litorale di Ardea è già iniziato. I venditori abusivi hanno preso d’assalto la spiaggia in cerca di buoni affari. Contro l’abusivismo commerciale occorre un’azione forte! Possiamo e dobbiamo fare di più”.
L’abusivismo nel commercio spesso fa rima con contraffazione, necessita quindi un’azione di sensibilizzazione sulle spiagge, rivolta a tutti i bagnanti al fine di spiegare quali sono i danni che produce all’economia l’acquisto di prodotti contraffatti. Occorre inoltre, proseguono i commercianti, una vera e propria lotta alla contraffazione da parte delle Istituzioni, a tutela delle attività commerciali che sono nella legalità e pagano le tasse. “Occorre che il Sindaco e l’assessore al commercio – sostengono i firmatari del volantino – diano vita, insieme alle associazioni dei commercianti, ad un progetto anticontraffazione che sia sostenuto anche da azioni di monitoraggio, prevenzione e repressione. Chiediamo quindi un tavolo di confronto con l’ufficio attività produttive e con le associazioni di categoria, per attuare una regolamentazione finalizzata a contrastare il commercio abusivo itinerante sulla costa”.
La cosa peggiore è che, oltre a chincaglierie varie, sulla spiaggia e per la strada si vendano prodotti alimentari come “bombe alla crema”, cornetti, bevande e pannocchie farcite di maionese, tutti alimenti che, se non ben conservati, sono potenzialmente pericolosi per il consumatore. Per dovere di cronaca va ricordato che qualche anno fa il consigliere comunale Luca Fanco fece attivare l’allora comandante della polizia municipale Vito Ranaldi, della sezione commercio, il quale, in collaborazione con agenti della Guardia di Finanza, dopo accertamenti, appostamenti ed inseguimenti, mise fine, per quell’anno, a questo rischioso commercio ambulante.
Luigi Centore