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ARDEA, CATTURATO PERICOLOSO BOSS DELLA CAMORRA: ERA LATITANTE DA 2 ANNI

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ANGELO CUCCARO

Importantissima operazione della Polizia, nel tardo pomeriggio di oggi ad Ardea, dove il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Servizio Centrale Operativo, del Servizio Polizia Scientifica, della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Ponticelli, a seguito di una complessa ed articolata attività info-investigativa, ha tratto in arresto il noto latitante Cuccaro Angelo, di 43 anni, irreperibile da due anni, capo dell’omonimo clan  che detiene il monopolio di tutte le attività illecite a Napoli, nel quartiere di Barra, da dove ha esteso la propria influenza nel vicino quartiere di Ponticelli, nonché nei Comuni confinanti di San Giorgio a Cremano, Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Santa Anastasia.

Il boss della camorra è stato trovato in una villetta di via S. Antonio dopo due anni di latitanza. L’uomo è destinatario di diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere ed è stato condannato in via definitiva all’ergastolo in qualità di mandante dell’omicidio di Luigia Esposito, rinvenuta cadavere il 14 novembre del 1996 nelle campagne di Santa Anastasia.
Il capo clan, soprannominato «Angiulillo ò fratone», aveva trovato alloggio per ben due anni in una villetta, ma la sua latitanza è terminata grazie alle indagini della polizia, che lo ha sorpreso e arrestato in strada. Con i fratelli Michele e Luigi, entrambi latitanti, gestiva gli affari del clan, attivo nell’area orientale dei Napoli già dalla fine degli anni ’80.
Lo scorso 8 marzo, a Capodrise (Caserta), la polizia ha arrestato un pregiudicato ritenuto un esponente di spicco dello stesso clan: si tratta di Vincenzo Amodio, di 50 anni, condannato a otto anni di reclusione per concorso in estorsione e usura, aggravati dal metodo mafioso nei confronti di titolari di sale di videogiochi e di agenzie di scommesse on-line, quali venivano imposte tangente. Insieme ad Amodio venne condannato anche Angelo Cuccaro.

arresto boss cuccaroAd Ardea questo pomeriggio c’è stato un enorme dispiegamento di agenti, sia in borghese che in auto di ordinanza, per arrestare Cuccaro, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia.

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