Rischia il licenziamento senza preavviso il dipendente comunale che nelle settimane scorse ha autorizzato l’installazione di dissuasori di velocità nella strada in cui vive il consigliere Luca Fanco, che ha pagato di tasca sua i lavori. E ora, nel giro di pochi giorni, sono oltre 40 le firme già raccolte in Comune dai colleghi dell’Architetto Claudio Sciacchitano per scongiurare “il rischio di licenziamento senza preavviso” a causa del provvedimento disciplinare contestatogli dall’attuale presidente dell’UDP pro tempore Dirigente Giovanni Cocuzza. Il dipendente – con accuse tutte da provare – avrebbe, come scrivono i sindacati Cisl FP di Roma Capitale e Rieti, compiuto un abuso “per aver rilasciato una autorizzazione all’installazione di delineatori flessibili ad un cittadino – autorizzazione atta a rallentare il flusso veicolare, così come ritenuto opportuno anche da parte del Comando di Polizia Locale”.
Il richiedente dell’installazione dei dissuasori di velocità è appunto il consigliere Luca Fanco, considerato la spina nel fianco di questa amministrazione.
Va comunque detto che l’autorizzazione è stata avallata dallo stesso comandante della municipale e mai – malgrado i dissuasori siano stati installati a cura e spese dello stesso Fanco – nessun agente della municipale ha sollevato contestazioni in merito o mai sono state firmate ordinanze di rimozione.
Va inoltre precisato che il lavoro eseguito è considerato di ottima fattura e che valorizza l’area pubblica quale Largo Messina.
In sostegno dell’architetto Sciacchitano tanti colleghi, che hanno firmato una lettera di solidarietà inviata allo stesso Sciacchitano, al sindaco, alla giunta comunale, a tutti i consiglieri, alla segretaria comunale, alle RSU, alle OO.SS. provinciali e agli organi di stampa.
I colleghi di Sciacchitano nella missiva fanno notare come quello che viene definito un atto di “gravità tale” sia relativo a una autorizzazione per un piccolo intervento di segnaletica stradale realizzato per la “sicurezza dei cittadini” e completamente a cura e spese di privato (ovvero del consigliere Luca Fanco), senza minimamente intaccare soldi pubblici, ma fornendo un arricchimento per il Comune, a fronte di un precedente legittimo “Parere favorevole” all’intervento da parte del Dirigente della Polizia Locale Avv. Giuseppe Sciaudone, che di fatto ha assorbito la firma dello stesso Sciacchitano. Claudio Sciacchitano è intanto stato allontanato dal posto di lavoro tanto da non consentirgli la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto con il Comune.
Per i colleghi dell’architetto questo atto avrebbe il sapore di un “intervento esterno”. Questo è la prima volta che si mette in moto una azione disciplinare così pesante verso un dipendente, per di più responsabile tra l’altro del settore viabilità: una cosa strana, specialmente se si considera che diversi sono i dipendenti che non sono stati neppure sospesi neppure quando hanno avuto procedimenti penali che prevedevano la ristrettezza della libertà, o a seguito di condanne del TAR, successivamente appellate e in attesa di sentenza definitiva. E non si è proceduto a sospendere un dipendente che arbitrariamente ha provveduto a riparare – in servizio e con mezzi pubblici – buche su strade private, e ancor meno gli si è chiesto per ordine di chi.
Intanto Luca Fanco, che pur essendo stato eletto nel cartello di maggioranza è il più attivo oppositore della stessa, continua le sue battaglie a suon di denunce – l’ultima riguarda la pista di pattinaggio di Tor San Lorenzo – facendo passare in secondo piano gli stessi consiglieri eletti nelle file dell’opposizione.
Forse proprio il comportamento di Fanco potrebbe aver scatenato una guerra intestina la cui prima ed ignara vittima potrebbe essere l’architetto Claudio Sciacchitano.
Intanto la piazza con i vasi fioriti fatti mettere da Fanco resta la più bella piazza della Nuova Florida.
Giuseppe Marrone