Non una tentata violenza, ma uno stupro vero e proprio, oltretutto avvenuto sotto gli occhi del fidanzato. È quanto si sta scoprendo sulla violenza subita in un agriturismo alle porte di Aprilia lo scorso fine settimana da una 26enne. La giovane si era recata nella struttura con il fidanzato: proprio lui, che conosceva S.B., il 22enne tunisino accusato di violenza sessuale, aveva prenotato la stanza, rivolgendosi al nordafricano in quanto nipote del titolare della struttura.
Una volta arrivati all’agriturismo, era stato il giovane tunisino a mostrare la camera assegnata alla coppia ed è qui che sarebbe iniziato l’incubo: S.B., del tutto inaspettatamente, avrebbe minacciato di morte i giovani utilizzando un coltello e poi, sotto gli occhi del fidanzato, avrebbe stuprato la ragazza, per poi andarsene come se nulla fosse successo. Sotto choc, la coppia ha chiamato i carabinieri e sporto denuncia e la ragazza è stata portata al pronto soccorso per le visite di controllo finalizzate ad appurare la violenza. Ieri, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che ha visto la convalida dell’arresto, il tunisino ha dichiarato di non conoscere la ragazza, negando ogni accusa. Ma il Gip Giuseppe Cario non ha creduto alle sue parole e per il giovane tunisino è stata disposta la custodia cautelare in carcere e il test del Dna sui campioni prelevati durante la visita effettuata alla ragazza.
Aprilia, ragazza violentata nell’agriturismo: lo stupro davanti al fidanzato, ma l’accusato nega
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