Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Amandeep Sidhu e Sandeep Kaur, i due fratelli che hanno perso tragicamente la loro giovane vita, mentre erano in attesa dell’autobus che da Campo di Carne li avrebbe condotti in Aprilia, all’Istituto scolastico.
C’è stata una forte partecipazione a quel dolore dei familiari, che ciascuno dei presenti ha sentito proprio: dai più anziani ai ragazzi. E c’era anche un loro giovane amico, che era particolarmente provato: quella mattina si è salvato per essere arrivato un po’ in ritardo per prendere il pullman.
I feretri aperti, posti al centro della Cappella del Cimitero, erano accarezzati da rose rosse e giacinti bianchi come a rievocare con quei colori il vigore e la bellezza dell’età di Sidhu e Kaur.
La disposizione del pubblico seguiva le regole indi: uomini a sinistra e donne a destra e tutti in piedi e scalzi, durante la recita della preghiera, una lunga e dolce litania per il loro sonno infinito. Secondo, sempre, le regole indi i due giovani corpi verranno cremati, nel cimitero di Viterbo e poi sepolti ad Aprilia, per cui l’Ambasciata Indiana subito ha rilasciato il nulla osta, mentre, per quello della Procura della Repubblica di Latina si deve ancora attendere. I genitori hanno espresso la volontà di portare le ceneri in India.
All’uscita dalla cerimonia funebre, un capannello di veli serici avvolgeva il pianto della mamma, che ancora non cede a quell’idea atroce di aver perso contemporaneamente due figli così giovani e belli, per motivi tanto assurdi.
Affranto e commosso è apparso il Sindaco Antonio Terra, in rappresentanza dell’intera amministrazione comunale.
Marina Cozzo
Aprilia, celebrati i funerali dei fratelli indiani investiti in via Nettunense
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