Del pronto soccorso dell’ospedale di Anzio-Nettuno è tornata ad occuparsi, dopo due anni, la troupe di Striscia la notizia guidata da Moreno Morello. La puntata andata in onda questa sera ha mostrato che, a 24 mesi di distanza, la situazione è rimasta invariata: troppe volte i pazienti restano per giorni nelle corsie del pronto soccorso ad attendere cure o un posto letto in reparto. “Alcuni – afferma Moreno Morello mostrando le barelle – sono “parcheggiati” lungo i corridoi mentre sfilano i parenti”. Di certo non un bello spettacolo ma, come rimarca Morello, si tratta di una condizione “salubre e ariosa in confronto a coloro che vengono “stipati” in 4 o 5 in antri angusti, mentre per alcuni viene calpestata la dignità”. Morello mostra infatti una signora anziana praticamente nuda in corridoio mentre passano estranei. “Da quanti giorni sono qui? – dice la donna – Due giorni”. “Io da tre giorni – le fa eco un uomo – questo è il terzo giorno, e ancora non se ne parla”. L’inviato di Striscia fa notare come non esista un posto dove poter mangiare serenamente, ma anche che le barelle sono troppo poche, tanto che a volte vengono requisite e bloccate le barelle del 118. Cosa ancora più grave, Morello dice “che a molti infermieri sembrano mancare alcuni dispositivi per lavorare in sicurezza”. Ad affermarlo sono gli stessi infermieri, le cui voci vengono opportunamente camuffate ed i volti oscurati, che riferiscono di non essere protetti dal rischio di punture accidentali. Morello si è poi recato dal Direttore Sanitario della struttura, il dott. Michele Di Paolo, il quale ha affermato che la direzione ha ritenuto necessario di attivare una riorganizzazione complessiva cominciando dalle persone che sono chiamate a dirigere l’ospedale, e quindi i reparti ed il pronto soccorso. “L’orientamento finale – ha dichiarato Di Paolo – è quello di decongestionare in fretta, ovvero di tenere il paziente nel pronto soccorso il più breve tempo possibile”. Giustamente l’inviato di Striscia ha fatto notare che già due anni fa la situazione era la stessa e chiedendo se in questo tempo si era riusciti almeno ad acquistare una decina di barelle, ma il Direttore Sanitario si è giustificato dicendo di essere in carica da poco tempo e di averle comunque richieste. “Quanti metri quadrati dovrebbe avere un degente?”, ha chiesto Morello. “La normativa – ha risposto Di Paolo – prevede per ogni paziente ricoverato minimo 9 metri quadri a sua disposizione”. Ma la situazione mostrata dalle telecamere dimostra che in molto meno spazio ci sono gruppi di persone. “Ritengo che per metà, massimo fine marzo, saremo operativi, ovvero rispetto alla situazione attuale ci saranno 10 pazienti in meno di quelli che ci sono adesso al pronto soccorso”. La presenza della troupe un primo risultato lo ha portato subito: mentre Morello era entrato nell’ufficio del direttore sanitario, nel corridoio, nonostante l’orario – mezzogiorno – era in corso una vera e propria opera di sanificazione, con pulizie tali che il personale è costretto ad ammettere di non avere mai visto in precedenza. Ovviamente il servizio termina come quasi tutti quelli di questo genere: per il momento da Anzio è tutto, ma torneremo a controllare. E anche noi, chiedendo ai cittadini di segnalarci la situazione dei prossimi giorni.