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Anzio, preso il ladro delle case al mare: incastrato dalle telecamere (e dai tatuaggi)

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Era diventato l’incubo dei villeggianti. Un 29enne è stato arrestato dalla Polizia: è accusato di aver compiuto un furto all’interno di un’abitazione nella zona di Lavinio, ad Anzio. Ad incastrarlo le riprese delle telecamere di sorveglianza installate nell’abitazione. 

Un topo d’appartamento solitario, responsabile di un furto in una casa situata sul litorale romano. Ma il proprietario, che già in passato aveva subito le visite dei ladri, aveva fatto posizionare delle telecamere. E proprio grazie a queste ultime è stato possibile per gli investigatori del Commissariato di Anzio di individuare il responsabile.

Polizia Anzio
Il Commissariato di Polizia Anzio e Nettuno (ilcorrieredellacitta.com)

Secondo quanto emerso inoltre quello contestato potrebbe non essere stato l’unico furto messo a segno dal malvivente. E’ forte infatti il sospetto che il medesimo soggetto possa aver compiuto raid analoghi sempre in abitazioni – il più delle volte intestate a romani come seconde case vacanze – lasciate disabitate per gran parte dell’anno.

Il furto a Lavinio ripreso dalle telecamere

Tutto è partito a seguito della denuncia di furto fatta dal proprietario dell’abitazione che ha consegnato ai poliziotti le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Nelle immagini, molto nitide, si vede il ladro entrare nella casa e rovistare dappertutto in cerca di qualcosa di prezioso da portare via. Non solo. Nel video il 29enne sarebbe stato ripreso mentre era intento anche a mangiare quanto trovato nel frigo, cosa che capita più spesso di quanto si possa pensare, facendo pure una pausa nel corso della sua perlustrazione. Perlustrazione che, in ogni caso, si sarebbe conclusa con un magro bottino: un trapano elettrico.

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Una volante della Polizia di Stato ad Anzio (ilcorrieredellacitta.com)

Ad ogni modo, dalle risultanze investigative è stato possibile risalire all’identità del malvivente riconosciuto in un pregiudicato di Nettuno, come riporta stamani il Messaggero. Decisivi, ai fini dell’arresto, anche alcuni tatuaggi presenti sul collo del giovane che hanno permesso di stringere su di lui il cerchio delle indagini.

Come detto adesso si cerca di capire se l’uomo possa aver compiuto reati analoghi sempre nella zona di Lavinio e Villa Claudia. Zone molto gettonate d’estate ma che, inevitabilmente, si svuotano nel resto dell’anno. E per questo risultano appetibili per i criminali. 

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