Donna trovata morta ad Ardea, il giallo sul ritrovamento di Graziella Bartolotta è terminato: si tratta di omicidio. La donna di 68 anni, disabile, trovata martedì in una pozza di sangue nel bagno di casa è stata uccisa. Il decesso è stato causato da due colpi, violenti, inferti alla testa. A stabilirlo sono le prime indiscrezioni che trapelano dall’autopsia svolta questa mattina all’ospedale di Tor Vergata.
L’unico indagato è il figlio Fabrizio Rocchi, 49 anni, che si è sempre dichiarato innocente. Fino a qualche giorno fa le parole di Rocchi sono state queste: “Sono indagato ma non c’entro nulla, l’ho avuta accanto per quarant’anni e da quando avevo 12 anni mi prendo cura di lei”. Eppure, adesso, il quadro sembra essere sempre più chiaro, supportate dalle immagini delle telecamere di sicurezza dei vicini di Graziella Bartolotta, che hanno ripreso Fabrizio per due volte quella mattina. Lui, solo lui, è entrato in casa nell’orario in cui è stata stabilita la morte della 68enne.
Omicidio 68enne di Ardea: l’autopsia
L’autopsia sul corpo di Graziella si è svolta questa mattina all’ospedale di Tor Vergata di Roma, e ha permesso agli inquirenti di definire anche il tipo d’arma utilizzato oltre all’orario che è stato fissato tra le 8:30 e le 9:30 di mattina. L’autopsia è chiara: la donna è morta a causa di due colpi inferti al cranio che, purtroppo, gliel’hanno distrutto.
Il figlio, Fabrizio Rocchi, la moglie e il suo avvocato da quando sono trapelate informazioni sull’autopsia non hanno più rilasciato dichiarazioni. Le indagini, effettuate dei Carabinieri della Compagnia di Anzio, continuano costantemente. Questa mattina è stato fatto un nuovo sopralluogo da parte dei militari che, notte e giorno, stanno lavorando al caso.
Omicidio Ardea: indagato il figlio, le sue parole
L’ultima persona ad aver visto viva Graziella Bartolotta è proprio il figlio, Fabrizio. Su questo non ci sono dubbi perché le telecamere hanno ripreso per ben due volte la presenza dell’uomo in casa durante la mattina in cui Graziella è deceduta. Poi è sopraggiunta la badante, è stata lei infatti a fare la macabra scoperta e lanciare l’allarme. L’anziana si trovava in bagno, in un lago di sangue.
Dal suo canto, invece Fabrizio Rocchi, ha dichiarato ai Carabinieri di Anzio, nel corso di un interrogatorio durato 3 ore, di essersi recato dalla madre per portarle alcune medicine e prepararle il caffè. Ma gli orari riportati da Rocchi ai carabinieri sono discordanti, seppur di poco, con quanto affermano i vicini e il tabaccaio dove l’uomo ha giocato e vinto una schedina del gratta e vinci. E sono sempre i vicini che adesso, pur stupiti dell’accaduto e non credendo nella colpevolezza di Fabrizio, raccontano di alcune liti e tensioni tra madre e figlio.
Resta comunque la certezza che nessun altro è entrato nella casa. La moglie, così come Fabrizio, continua a sostenere la tesi della caduta, ma Fabrizio resta l’unico indagato.