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Antiquariato abbandonato a Roma, “Trovamiqua” lo salva e gli concede una seconda vita

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Poltrone abbandonate e segnalate da Trovamiqua

Su Instagram nasce il profilo di “Trovamiqua”. La pagina riprende i beni di antiquariato abbandonati per i rifiuti, indicando la posizione qualora qualche persona, appassionata di vintage e mobili, vuole andarseli a prendere per non farli distruggere in discarica. I gestori della pagina Instagram hanno definito queste cose come dei “veri tesori nascosti”, che a loro dire meritano una seconda vita.

Lo scopo di “Trovamiqua” a Roma

Uno specchio vecchio, un mobile di 200 anni, un vecchio quadro un portagioie di vecchia fattura. Come menziona Il Messaggero, tante persone non danno peso alla storia di quello che hanno in casa, prendendo questi oggetti come un intralcio nelle loro abitazioni e traducendoli, automaticamente, nel primo secchio della spazzatura sotto casa. Spesso inconsapevoli, peraltro, di come quei beni possano valere anche migliaia di euro.

Ringhiera letto segnalata da Trovamiqua
Ringhiera letto segnalata da Trovamiqua

Riciclare i tesori abbandonati tra i rifiuti della Capitale

Gli amanti dell’antiquariato hanno deciso di provare a recuperare questi tesori abbandonati da persone superficiali. Lo fanno provando a riciclare questi materiali, oppure dandogli una nuova vita con attente opere di restauro, capaci di ridare l’antico splendore a quei mobili o altro tipo di oggettistica. Se c’è una Roma a cui non piace la roba vecchia, l’altra faccia della medaglia ci indica come una parte della città va matta per l’antiquariato nelle proprie dimore o nei propri studi di lavoro. 

Come funziona il riciclo della roba da antiquariato?

I cittadini che cercano “tesori” tra i rifiuti di Roma, oggi devono stare attenti a numerose accortezze. Anzitutto, quella di pescare nei pressi di un cassonetto, magari dove c’è l’evidente presenza di lerciume o addirittura il passaggio costante di topi. Poi, non meno importante, la capacità di salire un mobile fino alla propria casa, in una fatica che non farebbero tutti i cittadini. Per finire, forse l’operazione più necessaria e centrale: la pulizia e il restauro di quel bene storico. 

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