Roma. Gli anarchici avvertono di fare sul serio. E una dimostrazione è stata certamente l’incendio verificatosi a Conca d’Oro nei giorni scorsi, il 30 gennaio, durante il quale ben 5 veicoli della Telecom sono stati dati alle fiamme durante la notte come atto di protesta. Un incendio puntualmente rivendicato nelle ore successive: “Nelle prime ore della notte di lunedì 30 gennaio abbiamo portato avanti un’azione incendiaria contro Tim. L’attacco è stato condotto introducendoci nel parcheggio di una delle sue sedi ed appiccando il fuoco a 5 veicoli” – avevano scritto su diverse piattaforme anarchiche. E poi avevano aggiunto: ”Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l’inizio e più che una minaccia è una promessa”.
A Roma gli anarchici rivendicano il rogo di auto nella sede Telecom: ”Questo è solo l’inizio”
Anarchici a Roma per Cospito: le manifestazioni dei prossimi giorni
Ora, dopo le loro diverse incursioni, è stata innalzata a Roma la sicurezza attorno a obiettivi e luoghi sensibili per l’imminente mobilitazioni anarchica in supporto di Alfredo Cospito che prevede una serie di iniziative nei prossimi giorni a venire. Gli investigatori fanno sapere che sono sotto controllo anche i social e gli account di area anarchica, dove potrebbero essere veicolate alcune informazioni essenziali. Anche in ragione degli scontri di sabato scorso a Trastevere l’attenzione delle forze dell’ordine sarà innalzata. Stando a quanto trapelato al momento, per la giornata di sabato prossimo sarebbe stato annunciato un corteo da Piazza Vittorio, anche se al momento non autorizzato. Per oggi, invece, 1 febbraio 2023, si era parlato di un presidio davanti al ministero della Salute, sul Lungotevere, mentre per giovedì 17 in Sapienza potrebbe esserci un’assemblea pubblica. Sono tutte manifestazioni senza preavviso, organizzate e rese note per mezzo di volantini con su scritto Fuori Alfredo dal 41 bis.
Cospito e il 41bis
Intanto Cospito è stato trasferito nel penitenziario di Opera a Milano per le precarie condizioni di salute. Di fatto, sta perseguendo uno sciopero della fame da oltre 100 giorni, come protesta contro il carcere duro. Nonostante le sue precarie condizioni, non molla. Era detenuto da oltre 10 anni al Bancali di Sassari per aver gambizzato l’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Oltre a ciò, è anche accusato per due ordigni esplosi nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo). Era il 2006.
‘No 41 bis’, e scoppia l’incendio: a fuoco a Roma nella notte 5 auto (FOTO E VIDEO)